Capita a tutti ed è una tra le più irritanti noie e perdite di tempo della nuova società tecnologica. Sono i nodi e gli avvolgimenti delle cuffie per ascoltare la musica, sempre così stretti e inestricabili, che si formano magicamente nella borsa o nella tasca, come se i fili si animassero di vita propria alle nostre spalle per farci perdere la pazienza.
In realtà alla base di questo piccolo inconveniente ci sono delle leggi fisiche ben precise.
A dimostrarlo è una ricerca dell’Università della California di San Diego dal titolo “Spontaneous knotting of an agitated string” per la quale gli scienziati D. Raymer e D. Smith hanno condotto 3415 esperimenti. Una corda di meno di 46cm di lunghezza ha una probabilità molto bassa di aggrovigliarsi su se stessa quando si trova in una scatola che ruota per un dato periodo di tempo. Quando però la lunghezza supera i 46cm e fino ai 150-200cm la percentuale inizia ad aumentare drasticamente. La probabilità di formare un nodo raggiunge un picco massimo di circa il 50% che resta costante anche aumentando ulteriormente la lunghezza della corda perché questa si incunea nella forma della tasca impedendo ulteriori avvolgimenti.
Brutte notizie quindi, per esempio, per chi possiede delle cuffie Apple per iPhone che hanno una lunghezza di 139cm. In altre parole, se si mettono gli auricolari in una borsa la probabilità di ritrovarli aggrovigliati quando servono è come minimo del 50%, a cui va aggiunta la percentuale, non dimostrata, però, nella ricerca, che deriva dalla forma a Y delle cuffie, e quindi di un filo a doppia estremità. I nodi quindi si formano davvero spontaneamente, in maniera quasi “magica”.
Perentoria è arrivata la risposta di Apple che ha risposto alla pubblicazione dello studio comunicando l’intenzione di irrigidire i cavi con uno strato extra di plastica tra la guaina protettiva e i fili conduttori in modo selettivo, cioè solo in alcuni punti, in modo da mantenere contemporaneamente anche una certa flessibilità. Se il progetto verrà effettivamente realizzato sarà finalmente la soluzione al problema?