Nutella: i Retroscena di Come Nacque La Crema Più Amata del Mondo

George Bernard Shaw diceva: “Le cose piu’ belle della vita o sono immorali, o sono illegali, oppure fanno ingrassare!”.Possiamo aprire un dibattito sulle prime due possibilità, ma non possiamo negare la certezza dell’ultima opzione: il buon cibo rende le persone felici.

Ognuno ha i suoi gusti, le sue passioni, le sue preferenze, ma difficilmente nella vita incontrerete qualcuno che alla domanda “Qual è l’alimento che ti fa raggiungere il Nirvana?” non risponderà “Pane e Nutella.” Delizia universalmente riconosciuta, è uno dei marchi icona del Made in Italy, prodotto che ha reso la Ferrero una delle industrie dolciarie più importanti d’Europa. Quella per la Nutella è una storia d’amore lunga 50 anni, e il segreto di questa felice relazione con gli italiani è da attribuire quasi certamente alla semplicità di un’idea, al profondo legame col territorio e, indubbiamente, a indovinate scelte di marketing. Ma come può una merenda al cioccolato, creata appositamente per andare incontro alle scarse possibilità economiche degli italiani, divenire un fenomeno sociale e culturale?

Il merito è tutto di Pietro Ferrero, ingegnoso pasticciere che negli anni ’20 si trasferì dalle Langhe a Torino per aprire la sua bottega. Osservando gli operai che portavano pane e verdure in fabbrica, Pietro capì che la chiave del successo era proprio quella di offrire un’alternativa molto più gustosa e altrettanto economica per il pranzo dei braccianti. Nasce una pasta al cioccolato e nocciole piemontesi, che non solo fa innamorare gli adulti, ma anche i bambini, che diventeranno i clienti più fedeli della famiglia Ferrero. Pietro torna ad Alba, per migliorare il suo capolavoro, e dopo molto tempo e numerosi tentativi, il Giandujot diventa un vero e proprio successo, protagonista di un’Italia provata dal conflitto mondiale ma che tenta di ricominciare a vivere. Monsù Pietro, come veniva chiamato, scompare nel 1949, e sarà il figlio Michele a prendere le redini di quello che ormai è diventato un vero e proprio stabilimento.

Sarà proprio quest’ultimo ad apportare alla creatura di suo padre l’ultima modifica: rendere quella meraviglia, spalmabile. La ricetta di quella “Supercrema” che prenderà il nome nel 1963 di “Nutella”, è assolutamente segreta. L’anno successivo, il 20 aprile 1964 viene confezionato il primo barattolo di quel prodotto entrato nella storia, dal gusto superbo e dal nome avvogente che unisce “Nut” (nocciola) ed “ella”, un vezzeggiativo famigliare, una promessa di dolcezza.

Dopo 50 anni la Nutella è ancora una sicurezza: in tutto il mondo vengono acquistati 2,5 barattoli al secondo. Ciò che rende importante questo prodotto è soprattutto il legame con la nostra infanzia, con i nostri ricordi più cari. Non troverete mai nessuno che nei cassetti della memoria, viaggiando tra i ricordi non troverà un bicchiere di vetro, con qualche disegno e con sopra l’etichetta “Nutella”.