Nel film dedicato alla celebre serie animata americana The Simpson, la città di Springfield, luogo di origine dei protagonisti, viene isolata dal resto del continente grazie a un’enorme cupola trasparente per volere del governo, preoccupato di preservare il resto del Paese dall’inquinamento dilagante nella cittadina. Quella che ai più sembrerà solamente una strategia da film, improbabile nel mondo reale, è invece la proposta, in realtà più complessa, del prestigioso studio di architettura Orproject per la città di Pechino, continuamente martoriata da livelli di inquinamento sempre meno sostenibili.
Secondo un report della Shanghai Academy of Social Sciences le condizioni ambientali della capitale cinese sono così critiche da essere descritte come “pressoché sfavorevoli per la vita umana”. Giorni connotati da inquinamento fuori controllo si susseguono uno dopo l’altro, il livello di polveri sottili è definito come allarmante, mentre lo smog non accenna a diminuire, con livelli di Pm 2,5 (ovvero con particelle di diametro inferiore ai 2,5 micron) elevatissimi. A causa della scarsa visibilità derivante da tali condizioni numerosi voli vengono cancellati costantemente o subiscono ritardi. Più volte il governo è intervenuto diramando avvisi alla popolazione, specialmente rivolgendosi ad anziani e bambini, suggerendo di restare in casa e non uscire se non per motivi eccezionali e non sono infrequenti giornate “di blocco” totale della circolazione o di attività, per consentire un inutile quanto fugace riequilibrio dei livelli tollerabili di inquinamento. Di fronte a una situazione di emergenza così forte, cui corrisponde d’altro canto una popolazione e una società in espansione, forte di un contesto economico in continua crescita, ogni proposta di risoluzione appare salvifica e meritevole di attenzione da parte dell’autorità pubblica.