C’era una volta la Grande Mela. Ebbene sì, c’era una volta. Perché oggi le mille luci di New York non brillano più come un tempo, oscurate come sono dal bagliore accecante di colei che si prepara a diventare la nuova città più cool d’America: Philadelphia. Perfino il New York Times ha deciso di incoronarla, inserendola al terzo posto nella classifica delle città da non perdere nel 2015.
Tirata a lucido in occasione della recente visita di Papa Francesco, oggi Philly si gode i frutti della campagna marketing lanciata un paio d’anni fa per rifare il look a questa metropoli tra le più antiche degli States. All’insegna dello slogan “We are here for the making”, grandi fotografie di suggestivi scorci cittadini sono state usate come sfondo per le varie accezioni del termine inglese “make”: make it big, make it happen, make an impression. Un modo efficace per ricordare che la città storica dove nel 1776 si dichiarò l’indipendenza degli Stati Uniti dall’Impero britannico e venne redatta la leggendaria Costituzione Americana oggi è diventata il luogo giusto per coniugare business e turismo, la sede di alcuni tra i migliori college d’oltreoceano, un centro all’avanguardia in cui la vocazione internazionale si concilia con un lifestyle a misura d’uomo.
Amata dai registi americani a tal punto da essere uno dei set cinematografici più frequentati (non a caso l’intera serie di Rocky Balboa è stata girata qui), Philadelphia è una città di primati, avendo visto nascere il primo zoo, la prima scuola di belle arti, la prima Public Library e il primo museo degli USA. E’ meta ambita dagli amanti dell’arte, che possono sbizzarrirsi a passeggiare lungo la Benjamin Franklin Parkway, su cui si affacciano tre musei d’eccellenza: il Museum of Art, il Museo Rodin (con la seconda collezione più vasta al mondo dello scultore dopo quella parigina) e la Barnes Foundation, la più grande raccolta privata di opere impressioniste e post impressioniste esistente. Patria dello shopping low cost, questo angolo di Pennsylvania adagiato sul fiume Delaware non delude nemmeno i golosi: si preparano dolci italiani (specialità: cannoli) da oltre 100 anni alla Isgro Pasticceria di South Philly, che si contende il territorio con la mitica Frangelli’s Bakery, i cui favolosi donuts raccoglierebbero il consenso dello stesso Homer Simpson.
A coloro che non possono fare a meno di un tocco noir piacerà una visita all’Eastern State Penitentiary, dove fu domiciliato per un periodo Scarface in persona, il famigerato Al Capone. Ma anche il rock ama Philly: se le sue streets erano cantate dal boss Springsteen già negli anni 90, ora Jay Z l’ha eletta luogo ideale per il Made in America Festival, ritrovo abituale di superstar della musica come Beyoncè e i Pearl Jam. Insomma, è forse Philadelphia la nuova stella della East Coast? Per scoprirlo, basta un biglietto aereo. E New York, per una volta, salutatela dal finestrino.
Photo credits: bhmpics.com / Matt Sathel