Pre-money vs Post-money

Uno degli aspetti critici che le startup in cerca di risorse, come quelle su SiamoSoci, devono affrontare è certamente il processo di valutazione. Il finanziamento in equity*, necessario per il funzionamento di una società che ancora non è in grado di generare liquidità sufficiente per la remunerazione di un prestito, cambia l’assetto proprietario e lo fa proprio in base al valore che la startup si dà.

Una formula magica?

I termini chiave, che identificano i due momenti fondamentali del private equity placement, sono pre-money e post-money. Si tratta di due definizioni che, come è intuibile, si riferiscono al valore antecedente l’ottenimento di un finanziamento e a quello seguente.

L’equazione a cui rispondono i valori in campo è la seguente:

Pre-money valuation + Investment = Post-money valuation

Anche se questa “formula” sembra semplice, è di fondamentale importanza perché il valore assegnato alla startup in fase di finanziamento incide sull’assetto societario che la stessa avrà ad operazione conclusa.

A parità di valore assoluto dell’investimento, infatti, differenti valutazioni pre-money implicano la diversità sia del peso dell’investitore sia dei valori post-money. La tabella chiarisce meglio il concetto.

CatturaPM

 

Nell’esempio proposto, in caso di valutazione pre-money pari a 340k euro, l’importo di 60k euro permette all’investitore di acquisire una quota di equity del 15% che raddoppia se la valutazione pre-money è, invece, 140k euro.