Quando tua Nonna ha il Profilo su Facebook

Mark Zuckerberg, classe ’84, e soci, quando crearono il social network più famoso del pianeta, non avrebbero mai pensato alla possibilità che Facebook, nato per gli studenti delle principali università americane, potesse piacere a un pubblico senior. Ma è così. Il segmento di popolazione che cresce più di tutti sul social, è proprio quello degli anziani. Il simbolo di questa rivoluzione, si chiama Marguerite Joseph, 105 anni, una modernissima vecchietta americana che ha sfidato i piani alti di Facebook. Nel momento in cui, insieme alla nipotina, ha deciso di iscriversi al social, ha scoperto piena di amarezza che esistono dei limiti di età e che secondo le regole del sito, ci si poteva iscrivere solo se nati dopo il 1910. Un po’ riluttante, ha in principio mentito sulle sue generalità, per poi contattare Mark Zuckerberg e chiedergli di modificare le regole per permettere ad altri centenari di iscriversi.

Secondo uno studio del Pew Research Center, nel 2012 gli utenti di Facebook che avevano dai 65 anni in su rappresentavano il 36%, nel 2013 parliamo del 45% degli utenti attivi sul social network. Secondo una ricerca di LiveXtension nel nostro Paese sarebbero cambiate le regole del gioco: la fascia più attiva sul social più famoso del mondo è quella dai 50 anni in su. Il 60% della popolazione over 60 è attiva su Facebook o Twitter, mentre negli Usa questo dato si ferma al 43%.

A cosa si deve questa passione dei senior per il social network? I fattori sono molteplici: sul mercato escono device sempre più semplici da usare, inoltre gli anziani del 2014 hanno un livello di istruzione molto più elevato rispetto a qualche anno fa, ma soprattutto, questa generazione ha un’invidiabile flessibilità mentale che consente di adattarsi al nuovo senza problemi, e ciò è dovuto al fatto che è stata protagonista di moltissimi cambiamenti in ogni settore della vita quotidiana.

Questa nuova “piazza” della terza età è un contesto rassicurante per la presenza di volti familiari ed è soprattutto facile da usare e accessibile. Secondo degli studi, Facebook ha sugli over 65 l’effetto di un elisir di memoria, poiché ha il merito di rimettere in moto quei meccanismi di curiosità, assopiti dalla mancanza di stimoli. Abbracciare i nuovi mezzi che la scienza e la tecnologia offrono e aggiornarsi quotidianamente sulle novità del nostro tempo è un occasione unica per vivere al meglio una fase dell’esistenza complessa e spesso piena di ostacoli come la terza età.

La curiosità che si riaccende in una persona anziana riattiva di conseguenza l’attenzione, la percezione, l’interesse e migliora soprattutto l’umore. Immagazzinare informazioni allena la memoria ed è stato dimostrato che usare il social per almeno un’ora al giorno può ridurre di molto i sintomi di ansia, depressione e stress. Per molti anziani è un ritorno alla vita e soprattutto un punto di contatto con figli e nipoti che si rendono utili per insegnare ai nonni come navigare. Per loro è una meravigliosa occasione di aggiornamento e condivisione, un modo per sentirsi autonomi. Per non parlare del fatto che internet ha l’eccezionale dono di colmare le distanze e questo può facilitare i rapporti sociali delle persone affette da disabilità, o che per vari motivi non hanno più la possibilità di spostarsi e di tenere vivi certi legami.

Internet può creare dipendenza, è un mondo pieno di pericoli per i più piccoli ed è spesso luogo di violenza psicologica, ma non dimentichiamo mai il potere di questo strumento, che avvicina, stimola e fa sorridere. Chi ha ancora la fortuna di avere un nonno a cui insegnare come navigare, lo faccia. Farete loro un gran bene e li farete sentire più vivi che mai.

Photo credit: .v1ctor Casale. / Foter.com / CC BY