Quomi è una startup nata nel gennaio 2015 che può esser definita come il primo servizio personalizzato di cibo in Italia. Quomi ha l’obiettivo di cambiare il modo in cui fare la spesa al supermercato, dando la possibilità ai propri clienti di risparmiare il tempo della spesa, consegnando gratuitamente ogni settimana a casa o in ufficio ingredienti di alta qualità. Per capire meglio come funziona, noi di Smartweek abbiamo intervistato Daniele Bruttini di Quomi.
Che cos’è Quomi?
Quomi è la Lego del cibo: spediamo ogni settimana a casa dei nostri clienti ingredienti freschi e di alta qualità nelle giuste dosi e con le istruzioni per preparare gustose ricette. Diamo, inoltre, una risposta alla classica domanda del “Cosa mangio stasera?”, evitando ai nostri clienti il fastidio della spesa al supermercato. Con Quomi si risparmia tempo, si evitano sprechi (gli ingredienti arrivano esattamente nelle dosi che servono per la ricetta) e si ha la possibilità di provare ingredienti nuovi e di una qualità superiore, spendendo come al supermercato.
Avete partecipato ad un programma di incubazione?
Siamo stati incubati da Digital Magics.
Chi sono i vostri utenti?
I nostri clienti sono, in prevalenza, coppie giovani, senza figli o con figli piccoli, o famiglie composte da 3 o 4 persone. Sono localizzati in tutta Italia (noi spediamo in tutto il paese), non solo nelle grandi città ma anche nei centri medio piccoli. La qualità e varietà dei prodotti che Quomi offre sono infatti spesso difficili da reperire nei centri medio piccoli, ecco perché molti clienti al di fuori delle grandi città apprezzano il nostro servizio.
Qual è il vostro business model?
Ogni settimana presentiamo un menù con 9 ricette. I nostri clienti possono scegliere da un minimo di 2 ad un massimo di 4 tra queste, e riceverle a casa nei giorni di consegna specificati. Ad oggi consegniamo solo il martedì, a breve introdurremo più giorni di consegna. Quomi consegna ogni settimana: i nostri clienti non sono vincolati da nessun abbonamento, ogni settimana possono scegliere se vogliono o non vogliono ricevere il box Quomi.
Quali pensate possano essere le caratteristiche che rendono un team vincente? Esperienza, competenze e motivazione. Noi riteniamo di avere tutte queste caratteristiche: siamo un team con un forte committment al progetto, crediamo che in Italia nei prossimi anni questo modello esploderà (come già sta succedendo all’estero) e vogliamo che Quomi diventi il punto di riferimento in merito. Abbiamo forte esperienza manageriale di successo in startups ed e-commerce a livello internazionale (abbiamo lanciato Zalando sul mercato italiano) e conosciamo profondamente il mondo dell’e-commerce.
Quali saranno le maggiori sfide per Quomi?
La sfida più grande è convincere gli italiani ad acquistare cibo online. I consumatori italiani sono diffidenti quando si tratta di online, ma una volta che provano ed apprezzano il servizio, sono molto fedeli e tendono a tornare. Il nostro obiettivo è convincerli a provare Quomi e fargli ammirare la qualità e l’efficienza del servizio.