Immaginate di essere a New York e di passeggiare sulla 49th Street, Broadway: vi avvicinereste mai ad una cabina telefonica? Probabilmente si, anzi quella cabina potrebbe essere proprio ciò che state cercando.
Lo ha annunciato lo scorso mercoledì Bill de Blasio, sindaco di New York, il progetto che potrebbe trasformare il simbolo delle telecomunicazioni del ventesimo secolo nell’hub di nuova generazione più agognato da turisti e lavoratori: il portale wifi. L’ultima trovata per valorizzare le strade della grande mela è proprio questa: trasformare le vecchie cabine dei pay phones in hotspot wifi con i quali accedere gratuitamente alla rete wireless cittadina. “Per anni la domanda è stata: cosa fare con le vecchie cabine telefoniche? Ora sappiamo la risposta” ha annunciato de Blasio “Usando parte della storia delle strade di New York possiamo migliorare significativamente l’accesso ad una risorsa pubblica sempre più vitale, la banda larga, aprirci a nuovi e innovativi servizi digitali e aumentare le entrate della città. Tutto ciò sarà assolutamente gratuito per i contribuenti”.
Ultimamente le cabine abbandonate sono state al centro di numerose controversie: nell’era dei cellulari non stupisce che ben il 60% di queste siano abbandonate e del tutto inutilizzabili, sempre più bersagliate da attività di piccola criminalità come traffico di droga, borseggi e atti vandalici. L’occasione per riqualificare i chioschi, usati più che altro come espositori pubblicitari, è arrivata proprio quest’anno, quando scadranno i contratti che la città di New York ha stipulato con la Titan Outdoor Communications and Telebeam, agenzia che secondo il Times controlla l’84% dei chioschi. Quale occasione migliore per far fronte al problema e rinegoziare alzando la posta in gioco? Il rinnovo dei contratti secondo i piani di de Blasio comprenderà l’istallazione, la messa a punto e il mantenimento di più di 10.000 punti di interesse in cinque quartieri. Non si tratta certo di briciole, dato che il nuovo franchise potrebbe portare nelle casse della città fino a 17.5 milioni di dollari l’anno fino alla fine del giugno 2026.
Nulla distinguerà le vecchie cabine da quelle riconvertite se non un banner con scritto “free Wi-Fi here”, ma la potenza di questi punti non passerà di certo inosservata: il raggio di azione degli hotspot sarà infatti di 300 piedi (più di 90 metri), ognuno avrà in dotazione un’antenna militare e oltre ad i servizi internet saranno possibili anche chiamate tradizionali a 311 e 911. Cosa volere di più da un vecchio pay-phone sopravvissuto agli anni 2000?
E in Italia? La nostra situazione a dire il vero non è poi tanto diversa da quella newyorkese, anche se i rimedi adottati dalle amministrazioni locali sembrano diametralmente opposti: proprio a febbraio è stato infatti annunciato il «programma di riordino e pulizia» della Telecom, che provvederà a smantellare tutte le cabine telefoniche da cui partono meno di 3 chiamate al giorno. Dall’altra parte dell’oceano, intanto, il restyling cittadino procede per la sua strada senza far parlare di sé, riuscendo con disinvoltura a collegare passato e futuro in una nuova opportunità per il tessuto cittadino. I dati sembrano dare per vincente la mossa di De Blasio: d’altro canto se è proprio vero che “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” tanto vale farlo per il meglio. Ancora stupiti che quest’idea di cura del passato venga proprio dalla patria dell’usa e getta?