Se gli economisti hanno sempre accolto di buon grado una riduzione dei costi marginali, nessuno di loro ha però considerato la possibilità che l’avvento di una rivoluzione tecnologica potesse “schiacciare” quei costi vicino allo zero.
Questa è quanto avanza nel suo ultimo editoriale sul New York Times Jeremy Rifkin, economista e attivista statunitense, per il quale “stiamo iniziando a testimoniare un paradosso alla base del capitalismo, che ne ha alimentato la grandezza sino ad oggi, e ora ne minaccia il futuro. Il dinamismo inerente nei mercati competitivi sta riducendo in maniera così drastica i costi che molti beni e servizi stanno diventando quasi gratuiti, sempre più numerosi, e non più soggetti alle forze di mercato”.
Rifkin si riferisce qui ai neonati fenomeni della share economy, o economia della condivisione, una rivoluzione già in atto in tutto il globo, e che sarà anche al centro della discussione nella venticinquesima edizione del Forum Pubblica Amministrazione (PA) inaugurato oggi a Roma.