La produzione di acciaio mondiale è passata da 849 milioni di tonnellate nel 2000 a 1.547 tonnellate nel 2012, + 82%. Nello stesso periodo, la produzione italiana è passata da 26,7 milioni a 27,3 milioni (+2%). Il 37% della produzione mondiale, pari a 570 milioni di tonnellate, deriva da consumo di rottame (e la sua crescita sul periodo 2000/2012 è stata il 78%). L’Asia “pesa” per il 45% dell’utilizzo di rottame (256 milioni), con la Cina al 14% (79,8 milioni). Il Nord America consuma il 17% (94,4 milioni). La Turchia sta crescendo rapidamente (32,4 milioni) e consuma la metà di quanto fanno i paesi ex-CEE (59,1 milioni). La disponibilità di rottame è sempre più rara, causandone l’aumento del prezzo, e gli impianti italiani devono importare la differenza fra i 20,2 milioni consumati ed i 15 milioni soddisfatti dal mercato interno. I produttori italiani chiedono “nuove fonti di approvvigionamento, fare acquisti in pool, comprare grosse navi da 30-40.000 tonnellate…l’Italia paga anche un enorme deficit infrastrutturale nei confronti del competitor”.
Una Tazzina di Caffè con Il Rottame, Sorprendentemente Strategico
