Martedì 18 marzo la Russia ha di fatto annesso la Crimea, espandendo per la prima volta i suoi confini dall’inizio della Guerra Fredda. All’inizio della seconda guerra mondiale, il territorio dell’Unione Sovietica guidata da Stalin si estendeva ad est includendo l’attuale Bielorussia e l’Ucraina. Finita la guerra entrambi i paesi divennero parte della USSR insieme ai paesi baltici. Durante la Guerra Fredda, la cortina di ferro divise l’Est Europa dal resto dell’Occidente. Tutto questo fino alla dissoluzione dell’Unione Sovietica avvenuta nel 1991. I confini della Russia sono rimasti da allora immutati. “Venticinque anni dopo la caduta del muro di Berlino – scrive l’Economist – l’affamato orso russo è tornato”.
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1991
2014