S.P.Q.R: Le 10 Pazzie degli Antichi Romani

L’Impero Romano è ricordato nell’immaginario comune come la culla della stravaganza e del benessere godereccio. Non a caso, queste stravaganze e vizi, sono stati proposti nelle pellicole cinematografiche o romanzate nelle pagine dei libri. Probabilmente i luoghi comuni, hanno sovrastato gli accadimenti storici e le grandi trasformazioni sociali che questo grandioso impero ha prodotto. Una nuova società in cui i plebei più ricchi potevano sfruttare la lotta popolare per la conquista del potere politico. Dove con il passare del tempo si è creata una classe sociale mista, in altre parole patrizio-plebea, che influì nelle decisioni di Roma. Tuttavia è stata anche un’epoca in cui lo schiavismo era una condizione umana diffusa e la compravendita degli schiavi, un’attività quotidiana. Momento storico d’eccessi e pratiche, come l’attenzione per la cura del corpo, elevata a livelli narcisistici.

Questa è una lista delle 10 pazzie compiute durante l’Impero Romano!

10. L’imperatore Caligola ha cercato di eleggere il suo cavallo console

antichi romani

Gaio Cesare, comunemente conosciuto con il soprannome Caligola, fu il terzo imperatore romano. Le fonti storiche lo ricordano per la sua stravaganza, eccentricità e depravazione. Tralasciando le varie bizzarrie, egli fu un buon amministratore e abile nelle strategie militari. Eppure, cercò di nominare il suo cavallo Incitatus console. A dimostrazione che, anche un cavallo, sarebbe stato più in gamba a governare dei senatori in carica.

9. I Romani usavano l’urina per pulire i vestiti

antichi romani

L’urina venne sfruttata nei tempi antichi come come fonte naturale d’ammoniaca. Nell’antica Roma le urine proveniente dai vespasiani, venivano raccolte e vendute ai tintori o lavandai.

8. Le persone socializzavano alle terme

antichi romani

Le terme romane erano degli edifici pubblici, con all’interno, degli impianti igienico-sanitari. Rappresentavano uno dei principali luoghi di ritrovo e in molti stabilimenti l’entrata era gratuita o a poco prezzo. Nella cultura romana, le ore del pomeriggio si dedicavano alla cura del corpo e al riposo. Le terme erano il luogo perfetto per lo scambio d’opinioni nel tempo libero.

7. Il termine decimare deriva da una pratica diffusa nell’Impero Romano

pazzie sui romani

La decimazione era uno strumento estremo di disciplina militare, utilizzato per punire atti d’ammutinamento o di codardia da parte dei soldati. La parola deriva dal latino decimatio, ovvero eliminare un soldato uno ogni dieci.

6. Il giorno d’apertura del Colosseo morirono più di 5.000 animali 

pazzie sui romani

Lo sfruttamento di animali esotici per i combattimenti provocò la scomparsa di diverse specie. Gli animali uccisi nel Colosseo e in altri anfiteatri dell’Impero furono davvero tanti. Spesso a morire erano animali esotici come per esempio, gli struzzi, che l’imperatore Commodo decapitava con la spada per divertimento. I gladiatori combattevano cercando di sopravvivere contro gli orsi, leoni e leopardi.

5. Per lavarsi utilizzavano l’olio

antichi romani

I Romani dedicavano molte ore alla bellezza del fisico, tra le varie usanze si ungevano d’olio per rigenerare la pelle. Per l’igiene del corpo utilizzavano cenere di faggio e una particolare creta tritata. Dopo questo trattamento d’urto, la pelle necessitava delle proprietà idratanti dell’olio.

4. Mangiavano fenicotteri ripieni

5

Nel menù di un banchetto romano si gustavano dei piatti insoliti per un palato odierno. Tra le portate centrali un piatto diffuso era fenicotteri ripieni di datteri.

3. Per lavarsi i denti utilizzavano cervello di topo

4

Per l’igiene orale utilizzavano una polvere composta da bicarbonato di sodio e cervella di topo. Plino possedeva  una ricetta personale molto elaborata, tra i componenti presenti nell’impasto c’erano, ceneri di testa di lepre, ceneri di denti d’asina e estratti di cervelletto di topo o lepre.

2. Le ragazze dovevano sposarsi all’età di dodici anni

2

Nell’Antica Roma i matrimoni erano organizzati e concordati dai rispettivi parenti. Le giovani donne potevano sposarsi all’età di dodici anni. D’altra parte i romani si sposavano soprattuto per garantire una discendenza e i tempi erano piuttosto affrettati.

1. Giulio Cesare aveva problemi di calvizie

1

Giulio Cesare odiava essere calvo, poichè la calvizia non corrispondeva con i  canoni di bellezza virile dell’epoca. Rese illegale a chiunque stare sopra di lui o guardali la testa. La conseguenza era la  morte.