Le cellule staminali, negli ultimi anni, sono uno degli argomenti più studiati dalla comunità medico scientifica per via dei numerosi benefici che si trarrebbero dal loro utilizzo. Negli ultimi anni, infatti, sono stati pubblicati numerosi studi riguardo alle loro funzionalità rigenerative e a nuove terapie mediche meno invasive.
Recentemente, la start up di innovazioni in ambito biotecnologico, Samumed, ha ricevuto un finanziamento di circa 300 milioni di dollari per continuare le proprie ricerche sui possibili percorsi rigenerativi di tessuti, capelli, ossa, articolazioni e pelle.
Nel 2008 a San Diego, Osman Kibar ha fondato Samumed, una delle prime aziende private che si occupa esclusivamente di innovazioni nell’ambito delle biotecnologie molecolari. L’obiettivo principale che si è prefissata questa compagnia riguarda la possibilità di creare una piattaforma che faciliti la rigenerazione di tessuti e cellule per migliorare la salute del paziente.
Come ha dichiarato Kibar a Business Insider durante un’intervista:
Le ricerche di Samumed si basano esclusivamente sulle cellule staminali che sono presenti all’interno del corpo umano. Infatti, gli esseri umani sono dotati di migliaia di cellule che hanno il compito di riparare e sostituire specifici organi del corpo. Per esempio una cellula staminale mesenchimale della stirpe degli osteoblasti può riparare un osso quando è danneggiato. Il processo che regola tutto ciò si chiama via di segnalazione di Wnt che utilizza proteine per la comunicazione tra cellula- cellula. Man mano che si invecchia però questi sistema di segnalazione viene sempre meno.
Come ha aggiunto lo stesso Kibar:
Ma di che cosa si occupa esattamente Samumed?
La start up californiana ha da pochi giorni dichiarato la futura possibilità di approdare sul mercato farmaceutico con il lancio di una nuova sostanza, Pipeline. Questo prodotto potrebbe risultare uno dei trattamenti più rivoluzionari in ambito di rigenerazione dei capelli. Infatti, questo farmaco cercherà di inibire questo processo di trasmissione cercando di manipolare la comunicazione che porta le cellule staminali ad entrare in azione.
Grazie a Pipeline, gli uomini saranno in grado di combattere la calvizie e l’alopecia androgenetica, una delle forme più comuni di perdita dei capelli. Utilizzando appunto il trattamento, le persone affette potranno veder ricrescere alcuni dei loro follicoli piliferi perduti. Il farmaco infatti permetterà la rigenerazione alla radice del capello di uno strato di cellule e di tessuto connettivo, fondamentale per la ricrescita.
Per ora si parla sempre e solamente in termini ipotetici, in quanto le ricerche sono in via di sviluppo, ma gli studi sembrano essere abbastanza promettenti da permettere a Samumed di affermare che il lancio del farmaco sul mercato sarà sempre più realtà.
La società statunitense però non si occupa soltanto di dare una giusta soluzione al problema della calvizie e dell’alopecia, ma offre anche un’alternativa a tutte quelle condizioni legate all’invecchiamento tra cui le rughe, la mancanza di cartilagine e l’osteoporosi.