Scuola: Tra Teoria e Pratica, TalentFarm Arriva a Citi

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TalentFarm nasce come StartUp di innovazione sociale con la mission di colmare il gap della formazione italiana. Quest’ultima, che si dimostra sempre più spesso un’eccellenza a livello di teoria, non aiuta però a mettere in pratica le conoscenze acquisite tra i banchi, trasformandole in competenze utili e spendibili nel mondo del lavoro. Questo perché la formazione è come una piramide in cui la teoria è la base e la pratica la punta: come non è possibile costruire una piramide senza la sua base, così non è possibile costruire la conoscenza pratica, senza conoscere il suo lato teorico.

Il suo percorso nasce dalle menti di tre studenti bergamaschi, che hanno cominciato creando un network di scuole e aziende all’interno della Lombardia. Successivamente, hanno iniziato ad organizzare eventi fino ad arrivare allo scorso 26 aprile, data in cui si è svolto un Insight Day presso Citi, a Milano.

La prima parte dell’evento ha illustrato il lato teorico del mondo delle banche di investimento: cosa sono, quali sono le loro attività e la presentazione di due dei principali business Markets e Corporate Investment Banking.

“Non è importante solo ciò che studiate, ma anche quello che volete fare” afferma Carlo De Donato – Director Strategic Risk Solution Group – nel suo intervento. Ha parlato della formazione accademica, spiegando che le competenze acquisite in qualsiasi facoltà sono utili nella maggior parte delle mansioni: ciò che realmente conta è la volontà di mettersi in gioco e di apprendere quanto necessario per svolgere il lavoro dei propri sogni.

“La concorrenza professionale in questo periodo è molto agguerrita” continua Maurizio Gurgone, Director Pan European Equity Sales, nel suo intervento sulla divisione Markets, spiegando quanto sia importante avere una formazione completa e crearsi un profilo sempre più competitivo, perché le richieste nel mondo del lavoro sono sempre più alte, e solo seguendo un percorso educativo completo si hanno le carte in regola per continuare a seguire il percorso che ci siamo immaginati.

Il sapere è solo il primo gradino di una scala, il cui secondo livello è il saper fare. Per arrivare fin qui non basta più sapere le nozioni teoriche, è necessario interiorizzare le proprie conoscenze ed essere messi nella condizione di sperimentare. Questo approccio è chiamato “learning by doing”: imparare facendo, avendo la possibilità di sbagliare per poter imparare dai propri errori.

Gli studenti si sono dovuti confrontare con un caso di M&A (Fusioni e Acquisizioni), in cui hanno avuto la possibilità di mettere in pratica le conoscenze acquisite grazie agli interventi dei relatori di Citi. I ragazzi si sono trovati nei panni di un analista di banca di investimento che deve consigliare ad una multinazionale l’acquisto di un’altra impresa, scegliendo tra tre diverse realtà selezionate appositamente per loro.

Ma che senso ha mettersi in gioco, se poi non abbiamo una misura dei nostri errori e delle situazioni nelle quali possiamo migliorare e perfezionarci? Ecco perché un panel di giudici ha valutato i team in cui sono stati divisi gli studenti, fornendo feedback dettagliati sui punti di forza e le aree di miglioramento dei diversi team.

Questo evento si inserisce in un percorso più ampio portato avanti da TalentFarm, grazie al quale si vuole iniziare un’innovazione culturale del sistema formativo italiano, creando una reale alternanza tra scuola e lavoro al fine di formare studenti sempre più competitivi e all’altezza del panorama lavorativo internazionale.

Questa dev’essere una rivoluzione dei valori fondanti del sistema educativo italiano per fare in modo che gli studenti siano fortemente motivati nel mettere alla prova le competenze che hanno acquisito nel loro percorso di studi.