Seafood From Slaves: Ecco il Nuovo Caso Spotlight

La chiesa ha consentito gli abusi dei preti per anni” così intitolava il primo pezzo del Globe Spotlight Team il 6 gennaio del 2002, l’incipit di un’indagine che mise in crisi l’arcidiocesi di Boston culminata nelle dimissioni di Bernard Francis Law, arcivescovo della città dal 1984. L’inchiesta iniziò nel 2001, quando Martin Baron, direttore all’epoca del Boston Globe, notò alcuni articoli riguardanti un prete cattolico, Padre John Geoghan, accusato di aver compiuto molestie sessuali nei confronti di 84 bambini, passare in secondo piano nelle pagine locali del quotidiano. Baron decise così di indagare, ponendosi il dubbio che la chiesa fosse al corrente di tutto questo prima che i tribunali condannassero Geoghan, e sul perché non avesse fatto nulla a riguardo nei confronti di quest’ultimo.

L’inchiesta, che prese il nome di “Massachusetts Catholic sex abuse scandal”, permise di vincere ai giornalisti del caso Spotlight nel 2003 il premio Pulitzer per il servizio pubblico, smascherando così una fitta rete di strategie, basate principalmente sull’omertà, atte a tenere nascoste azioni in grado di mettere in serio imbarazzo tutta la chiesa americana.

Quattordici anni dopo possiamo dire di essere davanti a un vero e proprio nuovo caso Spotlight, non per i contenuti rivelati alle masse, ma per l’accuratezza delle indagini svolte e le ripercussioni avute in seguito alla pubblicazione dell’inchiesta denominata Seafood from Slaves. Il quartetto femminile targato Associated Press, che ha messo in ginocchio l’industria del pesce nel sud-est asiatico, è composto da: Esther Hutsan, Margie Mason, Robin McDowell e Martha Mendoza. In seguito alla divulgazione delle prove raccolte, iniziata da un articolo intitolato Gli schiavi potrebbero aver catturato il pesce che tu compri”, tutto il settore ittico ha subito un grave contraccolpo, dieci le persone arrestate e più di 2000 gli schiavi liberati, addetti alla pesca di cibo la cui destinazione finale era proprio il mercato americano.

Polk Awards

Il vicepresidente dell’Associated Press, Kathleen Carrol, ha parlato dei rischi corsi dalle coraggiose giornaliste, capaci di stare giorni e giorni in appostamento nei camion adibiti al trasporto delle merci, solamente per registrare il nome delle navi che scaricavano al porto il pesce pescato dagli schiavi, ecco le sue parole: “Con coraggio, integrità e tenacia, questa squadra di giornalisti ha scosso più di 7 miliardi di dollari provenienti ogni anno dallo sfruttamento degli schiavi adibiti alla pesca nel sud-est asiatico”.

Anche in questo caso, come successo nel 2003 con il caso Spotlight, l’indagine è stata premiata con il premio Pulitzer per il servizio pubblico, primo premio di questa categoria a essere assegnato all’Associated Press. La rilevanza e il clamore emerso hanno sottolineato ancora una volta quanto il giornalismo investigativo debba ricoprire un ruolo fondamentale nelle redazioni giornalistiche, entità basilare per la libertà di espressione e di denuncia, finalizzata al sottile affioramento di fatti provati e scomodi in grado di destabilizzare rami spesso considerati intoccabili.