Un gruppo di adolescenti americani che decidono di trascorrere un weekend in campeggio, una casa abbandonata, tensione e paura in crescendo: gli ingredienti di qualsiasi Teen-Horror Movie. Ciò che differenzia “Sickhouse“, primo lungometraggio dell’esordiente Hannah Macpherson, è che è stato girato interamente con Snapchat.
L’horror, della durata di 68 minuti, è stato progettato montando video di massimo dieci secondi, proprio come impone l’applicazione che oggi spopola tra i teenagers di tutto il mondo. La regista ha effettuato le riprese in soli cinque giorni, dal 29 aprile al 3 maggio, senza nemmeno avvisare i suoi attori di cosa stesse progettando.
«Non ho spiegato cosa stavo facendo perché volevo catturare le reazioni autentiche dei personaggi, volevo che sembrasse tutto reale. Ho fatto credere loro che stessimo andando in campeggio, proprio come la trama suggerisce. Il resto è venuto da se». La scelta delle “vittime” non è stato d’altronde casuale: la regista ha scelto appositamente come protagonisti due web-star molto famose tra gli adolescenti, vale a dire Andrea Russett, che vanta più di 2 milioni di followers sul suo canale YouTube, e Sean O’Donnell, che conta un milione di seguaci sul suo profilo Instagram.
L’horror-mockumentary è stato prodotto da Indigenous Media e la visione è disponibile dal primo giugno sulla piattaforma Vimeo.