Il 12 giugno si è ufficialmente alzato il sipario sui Mondiali di Calcio Brasile 2014.
Manifestazione che darà la possibilità ad ogni tifoso di esprimere il patriottico supporto per la propria nazionale, ad ogni esperto di proporre nuove prospettive su tattiche e strategie – ed ad ogni economista di collezionare dati per testare la validità delle teorie economiche. O almeno a quelli appassionati del pallone.
Sfogliando la letteratura economica degli ultimi anni, il connubio tra il football e l’analisi economica risulta essere più stretto di quello che si potrebbe pensare. Ignacio Palacios-Huerta, professore di Management presso la London School of Economics e talent-scout dell’Altletico Bilbao, nel suo ultimo libro “Beautiful Game Theory: How Soccer Can Help Economics” si interessa, ad esempio, allo studio dei calci di rigore. Oltre ad essere un’eccitante parte del gioco, il “tiro dal dischetto”, secondo Palacios-Huerta, presenta la possiblità di verificare un concetto alla base della teoria dei giochi applicata all’economia: l’equilibrio di Nash.