“Soccernomics”: Come la Coppa del Mondo può Confermare le Teorie Economiche

L'economista e matematico statunitense John Forbes Nash Jr, a cui dobbiamo questa nozione, ha analizzato come le persone dovrebbero comportarsi in situazioni strategiche in cui non è ottimale proporre ripetutamente la stessa mossa. Secondo la teoria di John Nash, in un "gioco a somma zero" (in cui la vittoria di un giocatore corrisponde alla perdita dell'altro) il migliore approccio è quello di variare le proprie mosse imprevedibilmente, in modo che la probabilità di vincere sia la medesima per ogni mossa.

Il prof. Palacios-Huerta ha così analizzato 9,017 calci di rigore eseguiti durante svariati campionati professionisti tra il settembre 1995 ed il giugno 2012. Come previsto dalla teoria di Nash, ha rilevato che i giocatori tendono a "distribuire i propri tiri in modo imprevedibile, e proprio nelle giuste proporzioni", in particolare circa il 60 percento sceglieva di calciare alla destra della rete, ed il 40 percento alla sinistra. Dimostrando così come, in ottemperanza ai principi delineati dall'economista, "i calci di rigore calciati alla sinistra siano stati andati a buon fine con la stessa frequenza di quelli calciati a destra – approssimativamente l'80 percento delle volte".

Un altro esempio di come dati rilevati "sul campo" (da calcio) possano risultare utili al fine di illuminare le teorie economiche è lo studio recentemente pubblicato sul The Economic Journal da Karen Croxson e J. James Reade, economisti dell'Università di Oxford, in cui viene sostanzialmente verificata una delle teorie più importanti della finanza: l'ipotesi dei mercati efficienti (1).