Come funziona?
Socloo è attivabile sia dal singolo insegnante in modo autonomo, sia dalla scuola che decide di attivarlo come strumento condiviso. L’insegnante attiva poi gli studenti. Consideriamo Socloo un ambiente sicuro e protetto, monitorato dall’insegnante che può intervenire in ogni dinamica e su ogni contenuto dove ce ne sia la necessità. Avendo a che fare con ragazzi minorenni, la loro sicurezza viene prima di tutto: per questo motivo viene verificata la reale identità di ogni singolo docente che richiede l'accesso alla piattaforma.
Il docente può gestire varie classi e varie materie, gruppi di lavoro, eventi e progetti condivisi anche tra classi che appartengono a scuole diverse. All’interno di ciascun gruppo è possibile condividere contenuti (un testo un documento, una presentazione, un pdf, un’immagine, un video, un link). C’è poi un sistema di messaggistica interno, una bacheca per i post, un calendario per condividere la pianificazione, un modolo per consentire agli studenti di prendere appunti, di eseguire test creati e assegnati dal docente e di svolgere lavori di gruppo tramite wiki.
Qual è il vostro modello di business?
La piattaforma è stata finanziata con investimenti privati. E’ erogata gratuitamente, senza costi per le scuole e per le famiglie. Siamo aperti a valutare sponsorizzazioni etiche e avvieremo presto una campagna di crowdfounding. Consideriamo Socloo una piattaforma aperta, in continua evoluzione, che vuole e deve plasmarsi sulle effettive esigenze della Scuola Italiana, grazie al confronto continuo con dirigenti, docenti, studenti e genitori e con tutti coloro che abbiamo voglia di contributire al suo sviluppo.