“Un folto pubblico fu schierato lungo via Caracciolo, in attesa del suo passaggio su una macchina scoperta. Quando il Fuhrer passò in piedi nella macchina e tese il braccio nel saluto nazista, una voce dal pubblico non identificata ruppe il silenzio della cerimonia dicendo: Sta verenn’ si for’ chiove (‘sta controllando se fuori piove’)”.
Questa è la scena, recentemente ricordata dal filosofo e saggista Corrado Ocone in un articolo sulla Lettura del Corriere della Sera, a cui ha potuto ri-assistere il fortunato Matt Ames, dottorando al Virginia Tech e appasionato di arte e storia. Il quarantasettenne americano, originario della Florida, ha scovato l’anno scorso in un robivecchi di Roanoke, in Virginia, alcune scatole di latta contenenti vecchi negativi fotografici. Dopo averli sviluppati Ames si è reso conto di possedere almeno 500 fotografie risalenti agli anni Trenta, scattate per lo più in Italia.
Tra le tante immagini ve ne sono alcune che documentano la visita ufficiale di Adolf Hitler a Napoli nel 1938, all’apice del successo e prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Insieme con lui sull’auto nella parata prevista in suo onore prima di raggiungere Mussolini sulla nave Conte di Cavour, si riconosce Vittorio Emanuele III, al tempo Re e Imperatore d’Italia.
Alcuni dei rullini ritrovati da Ames
Napoli in fibrillazine prima dell’arrivo di Adolf Hitler, nel 1938, come mostra la scritta che svetta sopra i palazzi: “Heil Hitler”.
I preparativi in attesa della parata del Fuhrer nel 1938.
All’interno dei rullini anche spaccati di vita quotidiana nell’Italia degli Anni Trenta.
La parata nazista a Napoli nel 1938.
La visita ufficiale di Adolf Hitler a Napoli nel 1938, al fianco di Vittorio Emanuele III
Fermento in Piazza a Napoli in attesa della manifestazione nazista.
Ragazzi dell’Opera Nazionale Balilla (ONB), ente di stato del Regno d’Italia, istituito durante il ventennio fascista. La denominazione fu ispirata alla figura di Giovan Battista Perasso detto “Balilla”, il giovane genovese che secondo la tradizione avrebbe dato inizio alla rivolta contro gli occupanti austriaci nel 1746: un modello rivoluzionario cara al regime fascista.
L’autore delle fotografie scoperte da Ames è ancora ignoto nonostante siano stati sviluppati vari rullini contenenti alcuni ritratti di famiglia: sui contenitori di latta dei negativi non v’erano riportati segni utili all’identificazione del fotografo. Tuttavia le immagini mostrano diverse vedute di New York ma soprattutto panorami e particolari della Napoli degli anni trenta, elemento che fa ipotizzare che l’ignoto autore fosse un turista in visita in Italia. Evidentemente quel giorno non pioveva…