Starling Bank, fondata nel gennaio 2014 da Anne Boden, ex amministratore generale di Allied Irish Bank, è una banca mobile-only.
Vale a dire che con Starling nasce una nuova idea di banca: senza filiali e gestita solo attraverso un’applicazione su smartphone.
Ha sede a Londra e opera come una delle poche startup tecnologiche-finanziarie britanniche. Starling, infatti, sta cercando di interrompere i sistemi finanziari incombenti e sfidare le corporazioni tradizionali.
Nel luglio 2016, Starling ha ricevuto la sua licenza bancaria da Financial Conduct Authority (FCA).
La FCA è un ente, tra i più severi, che ha sede nel Regno Unito, il cui servizio principale è quello di regolamentare e vigilare i mercati finanziari, in particolare quelli britannici, fornendo servizi ai consumatori. L’FCA si focalizza sulla regolamentazione sia del mercato retail, che nelle grandi aziende finanziarie.
Fin dalla sua fondazione, la start-up ha ricevuto importanti finanziamenti: tra cui 70 milioni di dollari, all’inizio del 2016, da Harald McPike, operatore finanziario americano
A proposito di Starling, McPike dice che questa nuova opzione fornirà ai clienti il tipo di salto innovativo nelle loro vite finanziarie.
Anne Boden, CEO di Starling, ha aggiunto:
L’obiettivo è chiaro: per realizzare una rivoluzione nel settore del retail bancario bisogna creare dei nuovi account e utilizzare la più avanzata tecnologia disponibile, progettata per soddisfare le esigenze del cliente moderno.
Dopo la crisi finanziaria del 2008, la credibilità delle banche, soprattutto in Gran Bretagna, ha perso la maggior parte del suo rilievo a causa della crescita del tassi di interessi e dei costi, più la difficoltà per mutui e finanziamenti.
In un sondaggio svolto da YouGov, l’84% degli intervistati ha concordato con la dichiarazione
Qui entrano in gioco le neobanks (nuove banche) e, assieme a Starling, si possono citare Mondo, Atom e Tandem.
Tutte queste hanno come obiettivo la ridefinizione della relazione tra banca e cliente attraverso la creazione di guide personalizzate che aiutano l’utente a gestire al meglio i suoi risparmi, con costi ridotti ai minimi termini.
Queste nuove banche sono “vergini” sia in termini di reputazione che di innovazione tecnologica.
Non solo non sono state colpite dal crash finanziario, ma possono costruire i propri sistemi informatici da zero, risparmiando i costi di mantenimento di sistemi informatici obsoleti, ancora usati poiché le vecchie banche non intendono o non possono rimpiazzarli.