Dagli orsi polari che nell’Artico canadese si chiedono dove sia scomparso il ghiaccio agli alberi di quercia blu ormai in declino in California centrale: le immagini degli ecosistemi che mutano a causa dei cambiamenti climatici arrivano anche su Street View, il servizio di mappe a 360 gradi di Google.
Il blog di Google Maps le mostra al mondo in occasione della Conferenza Onu sul clima (COP21) di Parigi: rappresentano una finestra sul lavoro che Google da sempre sta facendo per dimostrare l’impatto che gli umani stanno avendo sull’ambiente e mostrano come le organizzazioni non-profit stiano cercando di scongiurare la catastrofe ambientale.
Google offre un insieme di strumenti per il monitoraggio dei cambiamenti nell’ambiente e per la comprensione degli impatti del cambiamento climatico, tra cui Google Earth e la sua macchina fotografica Google Trekker per le aree di mappatura inaccessibili in auto. La piattaforma ha anche utilizzato apparecchiature di monitoraggio per individuare fughe di gas e capire in che misura le sostanze inquinanti sono presenti nell’aria negli Stati Uniti.
Nonostante abbia incrementato lo scetticismo nei confronti del cambiamento climatico nel Regno Unito, lo sforzo di monitoraggio ha portato il gigante dei servizi PSE&G ad impiegare milioni di dollari per ridurre le perdite di gas.
Nel 2016, Google ha intenzione di utilizzare le auto Street View con le piattaforme di rilevamento ambientale per mappare la qualità dell’aria e l’inquinamento nell’area di San Francisco Bay, nella Central Valley e nelle regioni di Los Angeles in California.
Come Polar Bears International, le organizzazioni che desiderano partecipare possono presentare domanda per Trekker Loan Program, per prendere in prestito un particolarissimo zaino dotato di videocamera e contribuire a raccogliere viste di luoghi remoti e unici.