Archiviata la pausa per le Nazionali, i tifosi possono tuffarsi nuovamente sulla Serie A, campionato che si preannuncia tra i più incerti dell’ultima decade. La rivoluzione che ha colpito sia l’Inter campione d’Italia (con gli addii di Conte, Lukaku e Hakimi) sia la Juventus dei nove scudetti in dieci anni (è tornato Allegri, ma è partito Cristiano Ronaldo) ha senza dubbio livellato le differenze.
Oltre a nerazzurri e bianconeri, ci sono almeno altre tre o quattro squadre che possono puntare allo Scudetto: dal Milan secondo nella passata stagione all’Atalanta dei miracoli, passando per le due romane Lazio e Roma, senza dimenticare il Napoli. E nella terza giornata di campionato, si fa già sul serio.
Napoli-Juventus (sabato 11 ore 18)
Si prospetta un weekend da seguire tutto d’un fiato, sia per i semplici appassionati di calcio sia per gli scommettitori, visto le quote Serie A decisamente interessanti sulle partite più importanti del terzo turno. A cominciare da una delle sfide-scudetto dell’ultimo lustro, cioè Napoli-Juventus.
Il Napoli è reduce da una stagione con più ombre che luci, culminato con il clamoroso mancato accesso alla Champions League al termine dello scellerato pareggio interno per 1-1 contro il Verona nell’ultima giornata del campionato 2019/2020. I partenopei non si sono mossi molto sul mercato, né in uscita né in entrata, ma in panchina al posto di Gennaro Gattuso è arrivato Luciano Spalletti, tecnico di gran lunga più esperto rispetto al suo predecessore.
Anche la Juventus ha cambiato tecnico, con il già citato ritorno di Massimiliano Allegri dopo il benservito ad Andrea Pirlo. Pesa l’addio a CR7, sostituito da un altro cavallo di ritorno (Moise Kean), e una partenza ad handicap con il pareggio di Udine all’esordio e il successivo clamoroso ko interno contro l’Empoli. Ma se c’è un tecnico con le risorse per rimettere in pista la Vecchia Signora, quello è proprio Max Allegri.
È presto per definire Napoli-Juventus una sfida scudetto, ma certamente sono i bianconeri ad avere più da perdere. Una sconfitta al Diego Armando Maradona significherebbe andare potenzialmente a 8 punti dalla vetta del campionato: non un gap incolmabile, visto che siamo appena agli inizi, ma è chiaro che un ko aprirebbe una crisi difficilmente risanabile in poco tempo.
Viceversa, un successo potrebbe confermare il Napoli al primo posto della classifica di Serie A. Spalletti ha l’occasione di spedire la Juventus, come detto, a -8: a livello psicologico, una vittoria darebbe a capitan Insigne e compagni ulteriore fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. D’altro canto, non sempre fare poche operazioni di mercato è un male, soprattutto se l’ossatura della squadra è già solida.
Milan-Lazio (domenica 12 ore 18)
A differenza della Juventus, e come il Napoli, il Milan è partito col piede giusto. Due successi, contro Sampdoria e Cagliari, e la sensazione che il lavoro di Stefano Pioli sia continuato sulla falsariga dell’ultima stagione e mezza: all’insegna del pressing alto e dei continui movimenti dei trequartisti. E poco importa se sono partiti Donnarumma e Calhanoglu, sostituiti da Maignan e Brahim Diaz (promosso “10” titolare dopo l’apprendistato dell’anno scorso): il Diavolo sembra non averne risentito.
Anche la Lazio ha cominciato la sua stagione con due vittorie in altrettante gare. Non era affatto scontato, dopo l’addio di Simone Inzaghi (passato all’Inter) e l’arrivo di Maurizio Sarri alla corte del presidente Lotito. I biancocelesti hanno cambiato modulo e schemi di gioco, ma sembrano aver assorbito in maniera piuttosto rapida i dettami dell’ex tecnico di Juventus, Chelsea e Napoli.
Il Milan si appresta a un trittico terrificante: Lazio, Liverpool in Champions League e Juventus sono tre avversarie più che difficili da affrontare, figurarsi se il calendario le propone una dopo l’altra. Prima i biancocelesti a San Siro, poi i Reds ad Anfield e infine i bianconeri all’Allianz Stadium. Vincere aiuta a vincere, dicono gli esperti, e incassare i 3 punti contro la Lazio sarebbe un buon viatico per affrontare con serenità i successivi impegni.
Va detto che pure la Lazio inizierà la stagione europea, anche se il giorno dopo rispetto al Milan e in Europa League. Il discorso vale anche per i Sarri boys: uscire da San Siro con qualche punto in tasca (magari anche 3) significherebbe affrontare la trasferta del giovedì successivo col Galatasaray sulle ali dell’entusiasmo.
Atalanta-Fiorentina (sabato 11 ore 20.45)
Definirla una sorpresa, ormai, è quasi un insulto. L’Atalanta di Gian Piero Gasperini è ormai una realtà del calcio italiano, costantemente tra le prime 4. I bergamaschi sono chiamati al definitivo salto di qualità e mai come quest’anno possono aspirare legittimamente a qualcosa di più di un piazzamento Champions. La partenza non è stata delle più entusiasmanti, anche perché alla Dea è mancato un certo Duvan Zapata davanti.
La Fiorentina, invece, è ripartita da Vincenzo Italiano. Il lavoro dell’ex tecnico dello Spezia sta già dando i suoi frutti, visto che la Viola ha collezionato 4 punti nelle prime due uscite di campionato. Certo, la trasferta di Bergamo è il primo, vero banco di prova impegnativo per i toscani, che possono contare su un Vlahovic in forma smagliante.
Se si fosse giocata solo qualche mese fa, probabilmente Atalanta-Fiorentina sarebbe stata una partita dal pronostico chiuso in favore dei padroni di casa, ma una cosa è certa: sabato sera, gli ospiti venderanno cara la pelle come non mai.
Le altre partite
La terza giornata del campionato di Serie A si completa con un altro paio di match da non sottovalutare, a livello di importanza e difficoltà. L’Inter, infatti, farà visita domenica 12 alla Sampdoria (nel lunch match delle 12.30), che non ha certo sfigurato nella sconfitta per 1-0 a Marassi nella gara d’esordio contro il Milan. Occhio anche a Roma-Sassuolo (domenica 12 alle 20.45): i giallorossi di Mourinho vogliono continuare a volare, ma il Sassuolo è squadra ostica.
Ad aprire le danze, sabato 11 alle 15, saranno le due matricole Empoli e Venezia: oggi è una sfida salvezza, ma soprattutto i toscani sembrano avere le qualità per ambire a qualcosa di più. In programma domenica anche Cagliari-Genoa, Torino-Salernitana e Spezia-Udinese, tutte partite tra squadre di medio-bassa classifica (almeno nei pronostici degli esperti), mentre il posticipo di lunedì alle 20.45 sarà Bologna-Verona.