Chiunque non abbia domiciliato durante le ultime 50 decadi in una caverna, al riparo dalla frenesia della civilità moderna, o si sia rintanato in una confortevole letargia mediatica, avrà sicuramente sentito parlare del Pacific Trash Vortex, meglio conosciuto anche come The Great Pacific Garbage Patch (letteralmente “la grande chiazza di immondizia del Pacifico).
Un enorme ammasso di rifiuti galleggiante – perlopiù composto da residui di materiale plastico – accumulatosi a partire dagli anni cinquanta nell’Oceano Pacifico a causa dell’azione di una particolare corrente oceanica, nota con il nome di “vortice subtropicale del Nord Pacifico” (vedi video).
Fonte: Greenpeace.org
Per quanto la sua dimensione non sia ancora stata misurata con precisione – come riferito dall’agenzia federale statunitense NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), ad oggi “non esistono misurazioni scientificamente valide per la dimensione o la massa di questa chiazza” – è stato stimato che la Great Pacific Garbage Patch potrebbe estendersi in una regione compresa tra i 700.000 km² ed i 10 milioni di km² – ossia tra un’area simile a quella dell’intera Penisola Iberica ad una più grande degli Stati Uniti.