Tre Nomi per un Nobel: Fama, Schiller e Hansen

Prevedere i ritorni delle azioni nel lungo periodo non solo è possibile, è anche premiato. Fama, Hansen e Shiller: tre nomi, tre economisti accomunati da una sola intuizione, che è valsa il premio Nobel per l’economia di quest’anno. Prevedere l’andamento dei mercati azionari è possibile, sebbene la strada da fare sia ancora molta. Con l’aiuto di un po’ di approfondimento tecnic0, cerchiamo di capire perché.

Fama dimostrò la possibilità di prevedere l’andamento delle azioni nel lungo termine e la difficoltà di farlo nel breve. Egli è inoltre legato alle teorie fondamentali sviluppatesi negli anni Sessanta e Settanta sull’efficienza dei mercati azionari e sulla previsione dei ritorni delle azioni. Queste teorie prescrivono che è possibile formulare una serie di modelli per spiegare il ritorno atteso di un’azione, date determinate condizioni di rischio. Il Capital Asset Pricing Model (CAPM) di W.Sharpe è forse uno dei più famosi per gli esperti del settore, dove il ritorno di un’azione viene a dipendere dal ritorno del mercato di riferimento per un coefficiente di rischio “beta”, sommato al ritorno di un titolo senza rischio (solitamente un bond).