Donald Trump continua con il suo programma protezionistico, in linea con le promesse fatte in campagna elettorale: il presidente USA sbloccherà i fondi per la costruzione del muro con il Messico. In Italia è atteso in mattinata il giudizio della Corte sull’Italicum.
Nel mondo
Dopo l’abbandono del TPP, Il presidente americano Donald Trump continua con la sua agenda di impegni; firmerà oggi l’ordine per sbloccare i fondi destinati alla costruzione del muro con il Messico (New York Times) e ha dato il via libera alla liberalizzazione della produzione di energia avviando la costruzione di oleodotti che erano stati bloccati da Obama.
La Corte Suprema Britannica ha decretato che i negoziati di uscita del Regno Unito dall’UE dovranno essere autorizzati da un voto in Parlamento (The Telegraph).
L’ex presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz sarà il candidato del Partito socialdemocratico tedesco per le prossime elezioni politiche (Repubblica).
In Italia
La Corte Costituzionale dovrebbe esprimere in mattinata il giudizio sulla legittimità della legge elettorale “Italicum”, in particolare su ballottaggio, premi di maggioranza, capilista bloccati e multicandidature. (Ansa).
Virginia Raggi, Sindaco di Roma, è indagata per falso e abuso di ufficio. Sarà interrogata il 30 gennaio (Repubblica).
Accadde oggi
Nel 1967 venne fondata la Nike, celebre marchio di abbigliamento sportivo, che (al 2015) registrava un fatturato complessivo di circa 30 miliardi di dollari.
Economia e mercati
Intesa Sanpaolo ha confermato che sta valutando “combinazioni industriali” con Generali Assicurazioni. Il Leone di Trieste, che si difende rilevando il 3% del gruppo bancario, ha guadagnato oltre l’8% ieri in Borsa (Corriere).
Segnali positivi per l’economia nipponica: dopo 15 mesi le esportazioni giapponesi hanno registrato una crescita migliore delle attese grazie a prodotti elettronici e componenti per auto, anche se i nuovi scenari d’impronta protezionistica del Presidente Trump ponegono rischi concreti (Reuters).
Le aspettative di inflazione in Europa di lungo periodo sono salite ai massimi da quasi 14 mesi portandosi a quota 1,78% (Reuters).
È evidente la correlazione tra i periodi politicamente “turbolenti” e il susseguente riflesso sui mercati finanziari (attraverso l’andamento dell’indice VIX). Tuttavia dall’elezione di Donald Trump questa relazione è venuta a mancare: l’indice di incertezza economica si è impennato, mentre sui mercati finanziari (per ora) regna la quiete.
Non solo negli Stati Uniti, ma anche nell’Eurozona cresce la fiducia dei consumatori nell’economia: ora non resta da vedere se questa fiducia sarà ripagata da una vera ripresa economica (investimenti, consumi), soprattutto in Europa.
Occhio al dato
In Italia l’Istat publica il dato relativo al fatturato e ordinativi dell’industria di novembre e il valore del commercio estero extra Ue di dicembre. In Germania sarà pubblicato l’Ifo (fiducia delle imprese tedesche) di gennaio.
Negli Stati Uniti sarà rilasciato l’indice dei prezzi delle case di novembre.