Pace Siglata tra i Giganti del Tech e Trump? Le Foto dell’Incontro Parlano da Sole

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Donald Trump continua a sondare il terreno prima di insediarsi ufficialmente alla Casa Bianca. E lo fa anche nel campo della tecnologia. Lo scorso mercoledì, 14 novembre, il tycoon ha infatti indetto una riunione con i grandi del tech in pieno centro a New York, alla sua Trump Tower ovviamente. Molti i volti noti seduti al tavolo, da Satya Nadella (CEO di Microsoft), a Tom Cook (leader di Apple), da Jeff Bezos (CEO di Amazon) a Sheryl Sandberg (direttore operativo di Facebook). Mancanze importanti sono state quelle di Mark Zuckerberg, founder di Facebook, e di Jack Dorsey, CEO di Twitter. Trump poteva invece vantare nella squadra i tre figli (Eric, Ivanka e Donald Jr. Trump) e Mike Pence, futuro vicepresidente degli Stati Uniti d’America.

Non era stata stabilita alcuna scaletta per l’incontro: alcuni parlavano di una possibile trattativa riguardo il fondo creato da Bill Gates per le energie sostenibili, altri invece si aspettavano un dialogo riguardante nuove assunzioni e posti di lavoro, stando a quando riportato dal The New York Times. Gli argomenti realmente trattati si sono poi rivelati completamente diversi dalle aspettative.

Donald Trump ha aperto l’incontro con queste parole:

Dopo aver ringraziato tutte le persone presenti in sala, Trump si è soffermato su due importanti punti: il primo quello di voler facilitare il commercio e il trasporto di beni da uno stato all’altro: “Vogliamo rendere il commercio equo e solidale […] Ci sono molti problemi, molte restrizioni evidenti a tutti. E se avete idee su come migliorare questo sistema, sarebbe fantastico”.

Secondo punto: la collaborazione. Trump e il suo team saranno disponibili ad aiutare e affrontare qualunque problema i grandi del tech non riescano a risolvere: “Qualunque cosa possa essere d’aiuto, noi saremo lì per voi. Chiamate il mio team, chiamate me. Non farà alcuna differenza. Non avete alcuna restrizione istituzionale”.

A differenza di ciò che molti si aspettavano, Trump si è reso disponibile e disposto ad accettare qualunque proposta proveniente dai leader del tech. Le facce di Besos & Co, però, raccontano tutt’altra storia.

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fonte: AP