Il GMAT, acronimo di Graduate Management Admissions test, è l’esame richiesto dalla maggior parte delle business schools americane all’interno del processo di selezione dei loro studenti. Viene utilizzato con lo scopo di testare la capacità di ragionamento dei candidati e la loro preparazione in vista della futura ammissione all’università. È inoltre adottato in quanto si ritiene che sia una buona proxy delle capacità cognitive dell’individuo e un indicatore della probabilità che lo stesso riesca a portare a termine il percorso di studi conseguendo risultati eccellenti.
Il test, della durata di quattro ore, viene svolto al computer e la sua struttura prevede:
• Scrittura di un saggio ( durata 30 minuti);
• Ragionamento integrato ( durata 30 minuti)
• Pausa
• Sezione quantitativa ( 75 minuti, 37 domande)
• Pausa
• Sezione verbale ( 75 minuti, 41 domande)
Principalmente dunque lo scopo è quello di testare le capacità matematiche, di scrittura analitica e le competenze nell’ambito della lingua inglese.
Sia la sezione quantitativa che quella verbale prevedono l’assegnazione fino ad un massimo di 60 punti ciascuna e sono quelle che da sole vanno a formare il punteggio compreso tra 200 e 800 generalmente richiesto dalle università straniere e dai programmi MBA in sede di ammissione. Alla parte di scrittura del saggio vengono assegnati fino a 6 punti mentre per il ragionamento integrato si possono ricevere fino ad 8 punti, in nessuno dei due casi però il punteggio ottenuto viene cumulato al punteggio totale assegnato al test ( il valore compreso tra 200 e 800 sopracitato).