L’Ultima Cena di Pasolini

A quarant’anni dall’omicidio di Pier Paolo Pasolini, Il Tirreno intervista Giuseppina Sardegna, proprietaria del ristorante “Al Biondo Tevere”, in cui il poeta trascorse la sua ultima sera in compagnia di quello che poche ore dopo si sarebbe trasformato nel suo assassino ufficiale, Pelosi. Da quel giorno la signora Giuseppina, che gestiva il ristorante con il marito Vincenzo Panzironi, accoglie i suoi clienti mostrando loro la sedia su cui stava Pasolini quella memorabile sera. La si trova all’ingresso del ristorante, una sedia di faggio con un fiocco annodato su una gamba.

Giuseppina è l’ultima persona, esclusi i suoi assassini e chi non può più raccontarlo, ad aver visto il poeta in vita. Ricordando quella sera racconta:

Erano già le 11.30, stavo riordinando la cucina, è venuto mio marito, mi ha detto: “Giuseppi’, mi fai uno spaghetto aglio e olio?”. Gli rispondo: “A quest’ora?”. E lui: “A Pasolini che gli diciamo di no?”

E mentre racconta, ricompone la scena compreso il tavolo di legno massello, sposta la sedia e ne sottrae un’altra ad una cliente – che gentilmente si presta – perchè quella, invece è la sedia di Pino Pelosi.

Le sedie e il tavolo originali su cui mangiarono Pelosi e Pasolini

Mio marito gli ha portato gli spaghetti e Pasolini gli ha detto: “Non è per me, è per il ragazzo, io ho già mangiato. A me portami una birra e una banana”.

Escono a mezzanotte e venti, Pasolini e Pelosi, prendono la via del Mare e raggiungono l’Idroscalo. Poi il poeta spegne la macchina.

Photo Credit: Il Tirreno