Un Farmaco per Cancellare i Traumi del Passato: Beneficio o Illusione?

Il rischio di poter rimuovere il dolore, o meglio il suo ricordo, mediante una pillola, potrebbe avere conseguenze irreparabili per chi la ingerisca: cancellare selettivamente i ricordi sgraditi rischierebbe di portare infatti a un’infinita ricaduta negli errori commessi in prima battuta, rendendo così totalmente inutile l’esperienza vissuta e il tormento sopportato (sebbene poi in seguito eliminato). Eliminare pertanto in toto stralci di memoria significa cancellare frammenti di storia personale, recidere parti della propria personalità. L’esperienza della sofferenza, della fatica, della sopportazione, è uno dei più importanti cofattori che storicamente ha dato (e tuttora dà) origine al progresso dell’uomo. Solo superando, attraverso un complesso processo psicologico di rielaborazione, il trauma vissuto, si può sperare di annientarlo e persino trarne motivo di crescita; rimuoverlo - come già Freud ha avuto modo di dimostrare - invece, costituisce un illusorio palliativo. Certo imboccare la via più facile, l’assunzione del farmaco della rimozione, costituisce un’ammaliante tentazione, ma ciò probabilmente genererebbe solo una fasulla serenità interiore, perennemente in pericolo di essere minata dalla successiva esperienza dolorosa, ossia dalla vita stessa.