“Una Giustizia Ritardata è una Giustizia Negata”, Ed un’Economia Malata

La rule of law (o nomocrazia) è il principio legale secondo cui, in antitesi al diritto divino, ogni cittadino – includendo così nella definizione anche i legislatori – è soggetto alla legge dello stato. Un concetto antico, già familiare anche ai filosofi greci – Aristotele nella Politica scriveva “la legge deve governare” – che, sebbene sia formalmente riconosciuto per i propri connotati  politici o legali, ha acquisito sempre maggior significato – ed un diverso significato – nelle scienze economiche, divenendo così uno dei pilastri della crescita.

Considerata “una nozione estremamente elusiva” (Tamanaha, Brian Z. 2004), la rule of law si inserisce nel dibattito economico in seguito al fallimento delle politiche ortodosse di sviluppo promosse dal Whashington Consensus in Asia e nell’Ex Unione Sovietica, inducendo uno spostamento dell’attenzione dei policy makers dalle misure implementate al quadro istituzionale in cui queste debbono operare.

“Ero un economista tradizionale di commercio e lavoro fino al 1992 – conferma Daniel Kaufmann, attuale presidente del Natural Resource Governance Institute ed ex direttore del World Bank Institute – da quanto sono stato in Ucraina la mia visione è cambiata. I problemi con la governance e la rule of law stavano minando tutti i nostri sforzi”. In sostanza, “se le regole del gioco sono mal definite – come riporta il The Economist in un articolo sull’argomento – aggiustare le politiche macroeconomiche non produrrà i risultati desiderati.”