Il montiano decreto Salva-Italia ha applicato la previsione (contenuta all’ art. 18 della L. 183/2011) di sconti fiscali a favore del concessionario di nuove autostrade nella fase di gestione, al posto del finanziamento pubblico immediato nella fase di costruzione. Il primo caso di applicazione (dopo un lungo blocco autorizzativo da febbraio 2013 all’8 novembre 2013) è l’autostrada Orte-Mestre: su 9,8 miliardi di costo dell’opera, 1,9 miliardi saranno trattati come sconto fiscale concentrato nei primi 15 anni di gestione, sui totali 49 anni della concessione. Non avendo fondi, lo stato riconosce uno sconto sulle tasse che il concessionario dovrebbe pagare sull’intera vita della concessione (49 anni). CIPE e Ministero della Infrastrutture hanno calcolato la somma delle minori tasse in 9 miliardi, che attualizzati ad oggi sono stimati in 1,9 miliardi. A tanto ammonta quindi il beneficio per il costruttore/concessionario (che potrà “utilizzarli” nei primi 15 anni di gestione), che si rapporta ad un (ipotetico) contributo in conto capitale di pari ammontare che lo stato non è in grado di erogare, viste come stanno le sue finanze. La Orte-Mestre dovrebbe essere pronta nel 2021, confidando che la gara di appalto trovi soggetti privati finanziariamente solidi (servono 9 miliardi) ed interessati a scommettere sui flussi di traffico stradale sul tratto adriatico in questione.
Una Tazzina di Caffè con la Defiscalizzazione delle Infrastrutture
