Una Tazzina di Caffè con la Voluntary Disclosure

In dirittura di arrivo la norma sul rientro dei capitali detenuti all’estero e non dichiarati. Superata la stagione degli scudi, con la dichiarazione spontanea (“voluntary disclosure”) lo stato cerca di convincere i ritardatari a fare ammenda della situazione anomala con solenne impegno ad un comportamento futuro corretto, ed ottenere così il perdono anche per il pregresso, e non solo per quanto riguarda dichiarazione dei redditi passati. Diversamente dal versamento forfettario ridotto fatto nello scudo fiscale, con la “voluntary disclosure” le imposte dovute per il passato vanno pagate in misura ordinaria, nel passato comprese fra il 12,5% ed il 20% a seconda delle annualità, oltre a sanzioni prevedibilmente assai ridotte. Tenuto conto che in alcuni anni passati i rendimenti sulle attività finanziarie sono stati negativi, l’onere fiscale complessivo potrebbe essere poco gravoso. Ulteriore stimolo all’emersione viene dall’aumentata cooperazione fra stati nella lotta all’evasione e nella comunicazione fra essi.

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