Una Tazzina di Caffè con l’IMU e il Doping del Fai-da-te

Bilanci locali in tilt: il meccanismo del calcolo dell’IMU prevede che il 30,76% dell’imposta complessiva sia trattenuto a livello centrale e poi ripartito fra i Comuni come fondo di solidarietà, ma come rappresentare tutto nei bilanci comunali, in assenza di regole pochi giorni prima del pagamento da parte dei contribuenti? Molti Comuni iscriveranno tutta l’IMU al lordo (e non al netto del 30,76%: IMU quindi iscritta fra le entrate e trattenuta del 30,76% fra le spese) perché ciò gonfia artificialmente una serie di parametri a cui sono legati i vincoli di spesa: i sindaci non possono spendere più del 40% delle uscite correnti per il personale, non possono indebitarsi se gli oneri di ammortamento superano il 6% delle entrate, e via andando. Il doping dei bilanci comunali probabilmente sarà bloccato ex-post dall’intervento tardivo del Governo: come sempre, il campionato è falsato.

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