Rotary Club Milano Scala e Rotary Club Orbetello Costa D’argento, nell’ambito del progetto Mare Nostrum, annunciano la nascita e la prima tappa di “Underwater Pro Tour-APS”, un’iniziativa di International Diving di Giglio Porto che attraverso il divertimento subacqueo vuole portare maggiore attenzione alla cura dei fondali, tra sport, ecologia e sociale. Con partenza dal Giglio Porto il 15 maggio 2021. E’ la prima operazione di mappatura e recupero di reti da pesca abbandonate sui fondali in Italia.
L’Italia condivide il Mediterraneo con 21 Paesi, la maggioranza dei quali è poco attenta al problema dell’inquinamento, con il risultato che ogni anno vengono scaricate in mare 570.000 tonnellate di plastica, per l’80 % portata dai fiumi.
Gli obiettivi di MARE NOSTRUM sono molti, ma certamente gli sforzi maggiori sono concentrati sulla pulizia del mare e sulla creazione di una sempre maggior attenzione, soprattutto tra i giovani, verso l’ambiente e la sua difesa.
Nell’ambito di MARE NOSTRUM, il Rotary Club Scala ed il Rotary Club Orbetello hanno appoggiato con entusiasmo Underwater Pro Tour-APS – Isola del Giglio 21/22, un’iniziativa ideata da Gianmaria Vettore, istruttore sub e titolare di International Diving di Giglio Porto, che attraverso il divertimento subacqueo vuole portare l’attenzione dell’opinione pubblica verso i problemi di inquinamento nell’Arcipelago Toscano.
Underwater Pro Tour-APS – Isola del Giglio 21/22 prevede 12 tappe in occasione delle quali i partecipanti suddivisi in squadre percorreranno altrettanti itinerari subacquei, con l’obiettivo di esplorare l’intero periplo dell’Isola del Giglio. Ogni tappa avrà una lunghezza di poco più di 1 miglio marino (1852mt) e verrà percorsa con l’ausilio di scooter subacquei, un’evoluzione dei mezzi utilizzati dalla X Flottiglia MAS nelle missioni militari.
Oltre all’aspetto prettamente ludico, le squadre avranno il compito di scandagliare i fondali attorno all’isola e prestare attenzione a eventuali parti di relitti, rifiuti ingombranti o attrezzi da pesca abbandonati (le c.d. reti fantasma). I team dovranno documentare con immagini o video i reperti e segnalarli per facilitarne l’individuazione ed il successivo recupero. Inoltre un team di biologi marini effettuerà il censimento della presenza e dello stato di salute delle Pinne Nobilis e delle Gorgonie.