Come tutti sanno negli Stati Uniti esiste un olimpo universitario che risponde al nome di “Ivy League” ed è caratterizzato da eccellenza accademica, processo di ammissione altamente selettivo ed elitarismo sociale. È composto dagli 8 college di fama internazionale che rappresentano da generazioni l’ambizione massima per gli studenti di tutto il mondo: Brown University, Columbia University, Cornell University, Dartmouth College, Harvard University, Princeton University, the University of Pennsylvania and Yale University.
La maggior parte dei sogni però, si sa, non sono a costo zero. Ad esempio, un fortunato studente di giurisprudenza dell’Harvard College, per un anno accademico, dovrà affrontare una spesa per le sole tasse universitarie pari all’incirca a 39.000 $. Gli ultimi dati dell’OCSE riguardo alla spesa per istruzione che distinguono la parte privata da quella pubblica risalgono al 2010. In quell’anno gli Stati Uniti presentavano un investimento privato in istruzione pari al 2,2 % di PIL, più del doppio rispetto alla media OCSE, ferma solamente allo 0.9%.
In questo contesto nel 2009 Shai Reshef, israeliano, ma residente a Pasadena in California, ha fondato “University for People”: la prima università no-profit che non chiede ai suoi studenti di pagare tasse universitarie. Si basa su un concetto semplice: fornire istruzione avanzata e di qualità a un costo altamente contenuto raggiungendo, grazie ai corsi che avvengono interamente online, studenti meritevoli provenienti da ogni Paese, area geografia, condizione economica e sociale.