Una delle principali sfide del XXI secolo. Secondo calcoli accurati, l’aspettativa di vita sale costantemente di 2,5 anni per decennio, dal 1840; l’obiettivo di vivere sino a 100 anni potrebbe non essere lontano e compiersi intorno a fine secolo. Risultato immediato di migliori tenore e stile di vita, istruzione, accesso alle cure mediche.
L’evidente incremento dell’aspettativa di vita chiede di rivedere il concetto di longevità ed il modello di società: se nel XX secolo abbiamo assistito ad una redistribuzione della ricchezza fra nazioni ceti ed individui, nel XXI secolo la grande redistribuzione sarà in termini di orario di lavoro e tempo libero: se sappiamo di vivere 100 anni, 90-95 dei quali in buona salute fisica e mentale, ne deriva che “spalmeremo” il nostro tempo in modo nuovo fra studio, lavoro, famiglia ed educazione dei figli, tempo libero. Sarà importante garantire che questa diversa allocazione non mini l’equilibrio del welfare e l’equità fra le generazioni; sappiamo che è molto più facile tutelare i diritti delle generazioni viventi (esse votano) rispetto a quelli delle generazioni future.