Il cinquantaduenne Mike Lynch è stato definito dalla rivista The Sunday Times come il Bill Gates britannico. È il fondatore di una delle aziende tecnologiche più importanti dell’Inghilterra, oltre che una fonte inesauribile di idee ambiziose.
Nel 2011 è stato sotto i riflettori per aver concluso l’affare della sua vita: aver venduto alla multinazionale statunitense HP la sua azienda Autonomy per 11.7 miliardi di dollari. Successivamente alla chiusura dell’operazione, HP ha citato in giudizio lo stesso Lynch per frode, sostenendo che lui avesse gonfiato il fatturato di 700 milioni di dollari per aumentare il prezzo di vendita.
Scopriamo, quindi, chi è Mike Lynch fuori dalle mura del tribunale e dalle aspre contese con HP.
Nasce a Ilford, in Essex, nel 1965 in una famiglia modesta: sua madre è un’infermiera e il padre è un vigile del fuoco. In un’intervista Lynch ha affermato che suo padre si è sempre pentito di non aver potuto frequentare l’università:
Sin da piccolo si interessa di musica e diventa parte di una jazz band. Le sue prime esperienze manageriali derivano proprio da questo periodo. Si iscrive all’università di Cambridge per studiare scienze naturali: durante questi anni approfondisce la conoscenza di matematica e delle scienze biologiche. Inoltre, frequenta dei corsi di scienza dell’elettricità: grazie a ciò conosce Peter Rayner, suo futuro mentore.