16 squadre, 10 stadi, 32 partite giocate di fronte a 2 milioni di spettatori paganti, per una Coppa (o forse è meglio dire Còpa) che compie 100 anni. Sono i numeri della Copa America 2016 in scena in questi giorni negli Stati Uniti. Numeri da brividi che, se accostati al valore dei 368 giocatori convocati per la fase finale della competizione, possono far schizzare questa edizione tra le più importanti della storia.
A farla da padrona, più sugli spalti che sul campo, però, sarà la tecnologia. Sì, perché lo scorso 3 giugno, pochi minuti prima del calcio d’inizio di Stati Uniti – Colombia (terminato poi 2-0 per i Los Cafeteros), al Levi’s Stadium di Santa Clara, in California, è andata in scena la dimostrazione di Sprint, l’azienda di telecomunicazioni mobili leader nel mercato americano, che ha voluto offrire ai 67.439 spettatori presenti uno sguardo al futuro dell’intrattenimento sportivo senza fili con la realtà virtuale e con il 4K ad altissima definizione in diretta streaming.
Lo show, che ha visto l’utilizzo di 73GHz e una velocità di download di più di 2Gbps, ha permesso ai tifosi di sperimentare per la prima volta una connessione altamente reattiva in 5G.
“Siamo orgogliosi di assumere un ruolo di leadership come il primo vettore statunitense nella dimostrazione del 5G a un evento pubblico su larga scala come la Copa America del centenario – ha affermato Gunther Ottendorfer, COO di Sprint – Non passerà molto tempo prima che i sistemi di realtà virtuale diventino una possibilità per tutti. Siamo molto contenti di dare oggi ai tifosi un assaggio delle nostre applicazioni”.
Per ora quello che si è visto dalle tribune del Levi’s Stadium resta solo un’anticipazione. Chissà se in Europa, dove ancora abbiamo difficoltà ad accettare il mondo della tecnologia al servizio dello sport, riusciremo prima del previsto a prendere spunto (ancora una volta) dai maestri dell’entertainment.