L’evoluzione del lavoro ha cambiato radicalmente il nostro modo di affrontarlo. I vecchi uffici pieni di cubicoli sono stati sostituiti da home-office dove le persone non devono più affrontare ripetitivi tragitti per andare al lavoro. E addirittura, questi sono diventati optional: per certi lavori è ormai diventato abituale non avere neanche una postazione di lavoro fissa.
Questo è il concetto che sta alla base di quella classe di professionisti conosciuti come “nomadi digitali.” Dato che il loro lavoro si svolge sulla rete, i nomadi digitali possono svolgerlo ovunque nel mondo. In un caffé in centro città, oppure su una spiaggia dei tropici: l’importante è avere una connessione internet affidabile e sicura, che diventa il loro maggiore asset, visto che i dati rappresentano il nuovo “oro digitale.”
L’importanza della sicurezza
Questo cambiamento di abitudini di lavoro avviene attraverso un’innovazione tecnologica importante, che ha reso le reti wireless rapide come quelle tradizionali via cavo. Ma come è prevedibile, questo solleva dei problemi diversi, soprattutto relativi alla sicurezza: i dati che vengono scambiati sulla rete devono essere protetti per evitare intrusioni da parte di hacker. Ecco perché le VPN iniziano a rivestire un’importanza fondamentale, soprattutto per i nomadi digitali che si collegano in luoghi diversi, utilizzando wi-fi pubblici che potrebbero essere potenzialmente a rischio.
Se prendi una VPN e la utilizzi per proteggere i tuoi dati, sei certo che nessuno sarà mai in grado di decifrarli. Le VPN – ovvero, Reti Virtuali Private – infatti proteggono le connessioni di chi le utilizza in due modi diversi. In primo luogo, criptano i dati con algoritmi che li rendono impossibili da decifrare. Inoltre, anonimizzano il traffico, rendendo impossibile risalire alla sua fonte, e quindi evitando di fare intercettare i dati che vengono scambiati.
Il crimine informatico conta sulle reti non protette
Non è una novità che questo immenso sviluppo tecnologico abbia visto un corrispondente aumento dei crimini informatici, che l’anno scorso hanno visto un incremento del +10%, e a livello mondiale causano danni pari a quattro volte il PIL dell’Italia. Ma allo stesso tempo, è aumentata la consapevolezza degli utenti verso le minacce connesse con questo problema, e anche l’adozione di contromisure, tra cui le VPN rappresentano il cavallo di battaglia.
I nomadi digitali sono tra i primi che hanno compreso l’importanza di questo strumento, che li mette al sicuro da eventuali infiltrazioni di hacker. E, bisogna dirlo, anche le VPN hanno fatto degli enormi passi avanti per diventare sempre più user-friendly: oggi installare una VPN è davvero molto facile. È sufficiente scaricare il software, installarlo sul proprio computer o telefono – cosa che avviene automaticamente appena scaricato – scegliere le modalità di accesso e iniziare a navigare direttamente, in modo sicuro, senza più pensieri.
Inoltre, le VPN professionali hanno costi davvero irrisori, di pochi Euro al mese, e spesso offrono un periodo di prova gratuito in modo da poter testare il servizio prima di acquistarlo. Insomma: si dice che la sicurezza non sia mai troppa. Ecco perché le VPN rappresentano un’enorme passo in avanti per la protezione dei propri dati e della propria tranquillità in senso lato.