Le maniglie sono oggetti che buona parte di noi trascura. Eppure rivestono un’importanza fondamentale nella vita di tutti i giorni: non soltanto perchè aprono porte su porte, ma perchè, soprattutto, entrano in contatto con le nostre mani almeno cinque o sei volte al giorno. Questo significa che il nostro corpo crea una relazione sensoriale con un oggetto estraneo; ciò, a sua volta, si traduce in una percezione che arriva dritta al cervello che, per ultimo, elabora il giudizio finale: esperienza piacevole sì, esperienza piacevole no.
Un designer di Eindhoven, Rene Siebum, ha esplorato il mondo delle texture di maniglie per porte, analizzando quali possono essere le più piacevoli al tatto. Partendo da una semplice maniglia in alluminio (un modello che, in Olanda, viene impiegato moltissimo nelle progettazioni e che anche all’estero è riconoscibile per le sue linee elementari ma dalla forte identità), Siebum ha declinato la forma originaria in 24 diverse varianti. Lo studio, per l’appunto, si chiama “Touch”. I materiali impiegati spaziano dalla sabbia a plastiche speciali e latex. Le maniglie, più che oggetti di studio paiono vere e proprie opere d’arte. Certo è che col tatto, l’uomo comunica e ricava informazioni di ogni genere. Siebum – con il proprio progetto – conferma una verità umana.
Credits: Dezeen