Droni, Clima e Popolazione: le Preoccupazioni di Osama bin Laden

Nel 2011, in occasione della cattura, terminata poi con l’uccisione, di Osama bin Laden in un compound vicino Abottabad, non molto lontano da Islamabad, in Pakistan, l’intelligence americana è entrata in possesso di una grande quantità di documenti riservati, una parte dei quali viene ora presentata al mondo intero.

Tra le carte sequestrate troviamo una serie di fitte corrispondenze tra bin Laden e i vertici del nucleo terroristico. Tra i temi emersi dalle conversazioni, spuntano importanti rivelazioni sul funzionamento del gruppo jihadista nei mesi che hanno preceduto la morte del leader. Tra droni americani, sconvolgimenti della Primavera araba e lotta per tenere sotto controllo le fazioni territoriali, emergono tutte le difficoltà incontrate. Nonostante questo, però, l’obiettivo è sempre stato lo stesso: colpire gli Stati Uniti e gli alleati di quello che veniva definito il “diavolo americano”.

La campagna militare avviata dagli Stati Uniti grazie alla tecnologia dei droni ha messo sotto scacco buona parte della struttura del gruppo terroristico, fungendo il più delle volte da deterrente per l’azione militare. Dalle lettere traspaiono anche alcune linee guida per scampare al pericolo: i consigli più frequenti sono quelli di non creare assembramenti con più di cinque persone e di non rimanere troppo tempo all’interno della stessa casa.