Ci siamo. Non si parla più di mesi, né di giorni. Fra poche ore i nastri di Expo saranno tagliati e la manifestazione, della durata di sei mesi, avrà inizio. Già circa 11 milioni i biglietti venduti, acquistati da un pubblico prevalentemente italiano (ma non esclusivamente) che potrà visitare i 52 padiglioni dei paesi partecipanti. Molti di più quelli che si attendono entro la fine della manifestazione, ad ottobre. E nonostante quello che si temeva di più, ossia un ritardo nelle costruzioni e negli allestimenti per l’inaugurazione, dovrebbe essere tutto pronto e in regola, almeno stando alle dichiarazioni degli organizzatori. C’è da sperarlo, naturalmente. Perché è grande l’attesa, sentita in tutto il mondo ed in particolare qui in Italia, dove la possibilità di mettere in mostra una cultura del cibo che ci appartiene e una concezione della nutrizione che ci contraddistingue nel mondo, è logico ambire ad un’elevata rilevanza dell’evento. La città di Milano, ospitante, si sta trasformando gradualmente. Prima, durante e dopo Expo. Con lei, altre città ed un intera nazione desiderosa di mostrarsi al meglio ed uscire a testa alta da un periodo che per troppo tempo l’aveva vista cupa e chiusa nell’antro di una crisi economico-sociale che sembrava insormontabile. Questa è l’occasione giusta e c’è da credere che almeno per un po’ non avremo altri palchi su cui esibirci così allettanti e così promettenti. Il mondo ci guarda. Inizia l’esposizione universale 2015. In bocca al lupo, Italia.
(foto: urbanfilemilano.blogspot.it)
Prove tecniche di illuminazione dell’ “Albero della Vita”, situato al centro del parco espositivo.
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Il Decumano, ovvero la strada principale che dall’ingresso attraversa l’intera area dell’evento.
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Vista sul padiglione degli Stati Uniti, dal Decumano.
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Vista sul padiglione dell’Angola.
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Giardini in fiore di fronte al padiglione della Cina.
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Il padiglione della Colombia, ricco di piante al suo interno.
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Altre costruzioni architettoniche, nei pressi del padiglione inglese.
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La parete fiorita, parte del complesso relativo al padiglione di Israele e (sullo sfondo) il padiglione Italia.
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Area espositiva dedicata al cacao e cioccolato, con padiglione Lindt annesso.
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Ingresso del padiglione thailandese.
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Il padiglione dell’Uruguay, illuminato di notte.
(foto: skyscrapercity.com)
Vista sul padiglione-ristorante di Eataly.
(foto: skyscrapercity.com)
Molto suggestiva l’area espositiva dedicata alla Francia.
(foto: skyscrapercity.com)
Fontane, giochi di luce ed acqua all’interno del parco espositivo, tra i padiglioni.