Fulbright: la Scholarship dei Nobel a Caccia di Italiani

A volte si vedono nei film. Quelli in cui il protagonista è di solito un giovane studente brillante che non può permettersi la scuola dei propri sogni e, per non dover rinunciare alle università dell’elite, è costretto a superare delle insormontabili prove accademiche e motivazionali per ottenere una borsa di studio di prestigio. Si sa: anche nei film c’è sempre qualcosa di vero.

Benchè in Italia se ne senta parlare, purtroppo, molto poco, le borse di studio di grande, grandissimo livello esistono per davvero e sono tra le più grandi fucine in cui si forgiano i leader del mondo che deve ancora venire e in cui sono cresciute le leggende umane dei giorni nostri. Per ottenerle, essere bravi a scuola, fare i compiti e prendere il massimo dei voti non è che il requisito necessario e neanche lontanamente sufficiente: ciò che si deve dimostrare non è che si sa studiare, ma qual è il proprio potenziale di leadership e cambiamento che un giorno, finiti gli studi e salutata l’università, i candidati esprimeranno nella dura e cruda vita reale.

Così, il successo nello sport, le attività extra-accademiche ed internazionali, il volontariato e la rappresentanza studentesca diventano fondamentali, perchè tutti sono bravi a dire che sono bravi, ma pochi sono quelli che la bravura possono dimostrarla. Tra le grandi, prestigiosissime scholarship più ambite figurano nomi come la Truman, la Marshall o la Rhodes, con le quali gli studenti più eccellenti ricevono premi di decine di migliaia di dollari per frequentare dei corsi graduate in accademie come Oxford, Cambridge e non solo.

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