FutureWings è un progetto nato e sviluppato presso l’Univesità degli Studi di Pisa. Con l’idea di creare un nuovo modello di aeroplano che fosse veramente innovativo e al passo coi tempi, sono due le parole d’ordine che si sono imposti i ricercatori: ottimizzare e adattare.
Ottimizzare le prestazioni e i consumi, evitando così inutili sprechi di energie e tempo nella fase di manutenzione. Adattare, nel senso di riuscire a sviluppare un modello che possa essere versatile e ottimalmente funzionante in ogni situazione e condizione atmosferica. E Futurewings rappresenta proprio il perfetto connubio di queste caratteristiche.


Sul sito ufficiale del progetto si legge nell’introduzione:
“Pensate ad un aeroplano come un grande corpo, e che le sue estremità (ali, coda orizzontale e coda verticale) che abbiano la possibilità di cambiare forma come se siano arti formati da nervi e muscoli”
Ed è proprio secondo questa filosofia che si è conclusa lo scorso anno la costruzione del primo prototipo, coordinato dall’Unità di Ingegneria Aerospaziale del dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa, in collaborazione con alcuni partner internazionali come Smart Material GmbH e iChrome Ltd.
Il “tessuto vivente” di cui è composta ogni estremità del velivolo è realizzato con laminati compositi di carbonio sulle quali sono applicati numerosi sensori elettrici che conferiscono alla struttura la sua peculiare capacità deformativa “intelligente”.

Il professor Mario Chiarelli, coordinatore del progetto, ha spiegato con soddisfazione che “Durante le prove di deformazione statica le lamine realizzate in materiale composto ibrido sono risultate flessibili, durevoli e facilmente integrabili nelle superfici di comando d’alta velocità di un velivolo”.
Photo credits: Futurewings.eu