In Iraq le violenze perpetrate dai terroristi dell’Is ai danni delle minoranze turcomanne, yazide e cristiane continuano. I profughi costretti ad abbandonare le proprie case sono ormai 700.000. Un numero impressionante che rischia di aumentare ogni giorno che passa. Per questo le associazioni umanitarie che operano sul campo lanciano l’allarme. “E’ necessario un D-Day umanitario” dichiara all’ANSA il rappresentante dell’Unicef in Iraq, Marzio Babille che chiede tra l’altro alla comunità internazionale di istituire una zona protetta come quelle realizzate in Bosnia, con truppe sul terreno.
Iraq: Unicef Invoca un “D-Day Umanitario”
