L’AI è la prima tecnologia necessaria per ottenere un valore aziendale tangibile dalla transizione verso la servitizzazione

Intelligenza Artificiale

IFSazienda globale di software cloud entreprise, che in Italia ha scelto FI Solutions come Strategic Exclusive Distributor, ha pubblicato i primi risultati di una ricerca[1] che analizza il ruolo della tecnologia nella realizzazione di benefici aziendali e nella creazione di valore nel contesto dell’adozione di modelli di business basati sui servizi.

Il 43% degli intervistati ha dichiarato che portare avanti la transizione verso un modello basato sui servizi rimane una chiara priorità per i responsabili in azienda. La ricerca ha anche rilevato una differenza significativa tra le aziende “leader”, che rappresentano il 19%, e quelle “in ritardo”, che costituiscono il 23%, nella loro capacità di completare questa transizione. La principale causa di questa lentezza nell’adozione di nuovi modelli risiede nella necessità di definire con chiarezza l’impatto su forza lavoro, processi e infrastrutture tecnologiche.

In tutti i settori, l’AI è emersa come tecnologia essenziale per accelerare il passaggio alla servitizzazione e per realizzare valore aziendale, migliorando l’efficienza operativa (28%), acquisendo nuovi segmenti di clientela o mirando a nuovi mercati (28%), aumentando la soddisfazione dei clienti (27%), migliorandone la fidelizzazione (26%) e garantendo margini di profitto più elevati (25%).

L’urgenza nello sviluppo di nuove capacità di intelligenza artificiale è più diffusa nei settori manifatturiero e dei servizi (58%), seguiti da quello dell’Aerospazio e Difesa (51%), delle telecomunicazioni (50%), dell’edilizia e dell’ingegneria (48%) e dell’energia, delle utility e delle risorse (48%). La spinta all’innovazione e la continua differenziazione all’interno dei rispettivi mercati continuano a essere considerate la base per aumentare la crescita dei ricavi e migliorare la redditività.

La salute finanziaria e la resilienza aziendale sono tra le priorità principali dell’organizzazione, con il CEO (54%) e il CFO (49%) che guidano questa iniziativa. La presenza di una leadership congiunta che sostiene la servitizzazione indica un chiaro legame tra la necessità di modernizzarsi attraverso la trasformazione digitale e i benefici finanziari che il consiglio di amministrazione si aspetta di ottenere mettendo i clienti al centro della progettazione e della fornitura di prodotti e/o servizi.

Sebbene il team di executive leadership sia chiaramente favorevole all’evoluzione dell’azienda, è essenziale ottenere una comprensione completa e realistica dell’impatto del cambiamento sulle persone e sui processi (22%). In questo contesto, il Chief Human Resources Officer (CHRO) si dimostra particolarmente consapevole dell’impatto potenziale e sottolinea l’importanza cruciale della tecnologia per gestire il cambiamento (50%) e, in particolare, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dell’automazione per migliorare i flussi di lavoro e i processi aziendali.

Alex Rumble, SVP Product Marketing, Analyst Relations and Competitive Intelligence di IFS, ha commentato: “Spesso sentiamo dai clienti che la trasformazione digitale non riguarda la tecnologia. Questa ricerca indica chiaramente uno stretto allineamento all’interno della C-suite aziendale quando si tratta di guidare l’evoluzione del business e di spingere l’organizzazione in modo proattivo lungo questo percorso”. Rumble ha poi aggiunto: “La servitizzazione consiste fondamentalmente nell’orientarsi verso il cliente in ogni fase, dalla progettazione alla produzione, dalla fornitura all’assistenza di prodotti e servizi. Questo concetto esiste da decenni, ma mancava l’elemento tecnologico. L’intersezione tra la servitizzazione e l’esplosione delle tecnologie digitali ha creato una tempesta perfetta per le aziende in grado di sfruttare la potenza dell’AI, dell’automazione e del ML, ad esempio, per ridefinire e ottimizzare le loro operazioni in base alle esigenze dei clienti e per generare valore al business. Questo è motivo di grande entusiasmo per IFS”.