Il 14 dicembre Amazon ha stupito il mondo intero effettuando una consegna al signor Richard B. nella contea di Cambridgeshire, Inghilterra, con un drone. Ma le sorprese non sono finite qui: è stato infatti reso pubblico, pochi giorni fa, un brevetto depositato il 5 aprile 2016 dalla stessa azienda di e-commerce dove si parla di “centro aereo di smistamento“. Sì, avete capito bene.

Stando a quanto riportato dalla descrizione fatta pervenire all’agenzia preposta ad autorizzare il brevetto, infatti, sembra che Amazon stia pianificando di far volare una sorta di pallone aerostatico che funga da magazzino in volo: i droni potrebbero cosi non dover tornare sulla terra, ma prelevare il pacco direttamente dal pallone e recapitarlo al destinatario.
Il “centro aereo di smistamento” si comporterebbe come qualunque altro centro di distribuzione Amazon. Unica differenza: fluttuerebbe a 45.000 piedi sopra ai principali centri urbani. Come descritto nell’abstract, il pallone potrebbe essere comandato a distanza, guidato da operai presenti sul mezzo o controllato da intelligenza artificiale autonoma.

Anche se c’è chi già si dimostra scettico. Il pallone aerostatico riesce a volare perchè contiene al suo interno gas più leggeri di quelli presenti normalmente nell’aria, come ad esempio l’elio. Gas sì molto più leggeri ma anche altrettanto infiammabili. Come la storia insegna, già nel lontano 1937 avvenne il disastro di Hindenburg quando un pallone aerostatico che eseguiva spedizioni transoceaniche prese fuoco nel New Jersey, causando la morte di ben 36 persone. Da allora, nessuna compagnia ha più utilizzato mezzi simili per eseguire consegne.
Per Amazon, avere un magazzino aereo al di sopra delle più importanti città significherebbe non solo rispondere più velocemente agli ordini ma anche accogliere un maggior numero di richieste provenienti da clienti Amazon Prime. Ma controllare tanti di questi palloni volanti ed evitare allo stesso tempo incidenti richiederebbe all’azienda tanta forza lavoro quanto capitale monetario. Dovremo aspettare ancora per vedere se Amazon porterà i suoi magazzini anche in cielo o si “limiterà” alla consegna con drone.