Nasa: gli Ultimi Video Spettacolari Direttamente dallo Spazio

L’ente spaziale più famoso al mondo, la NASA, regala periodicamente al grande pubblico tutta una serie di contenuti legati inevitabilmente alle sue attività. Quelle spaziali, appunto. E nel farlo, offre una prospettiva del tutto diversa rispetto a quella che possiamo avere noi commentatori estasiati qui con i piedi ben ancorati al suolo. Chi fosse già incappato in qualcuno dei super video che saltuariamente capita di osservare, sa bene di cosa stiamo parlando. Con i due esempi che vi proponiamo oggi, però, andiamo un passo oltre. Se non fosse che gli ingegneri aerospaziali Nasa lavorano già a quote esorbitanti, verrebbe da dire che stiamo volando molto alto. Sì, perché col primo video in questione hanno davvero voluto farci venire i brividi: grazie a strumentazioni d’avanguardia montate sulla Voyager Isee 1, antenne speciali in grado di captare le interazioni elettromagnetiche che si generano nei campi spaziali, sono riusciti letteralmente a campionare e registrare per noi il rumore che si percepisce nello spazio. Definito nell’intera scala percepibile da orecchio umano, quella che va da 20 a 20000 Herz, lo spazio ha effettivamente un rumore tutto suo. Già il fatto è in sé sbalorditivo. Provate ora a vedere che succede ascoltandolo davvero.

Il secondo video targato Nasa che vi proponiamo è forse più accademico ma ugualmente di gran fascino. O motivo di preoccupazione, giudicate voi. Sì perché si parla di polveri, quelle desertiche del Sahara, che di anno in anno vengono trasportate dai cicli ventosi oltreoceano fino a posarsi sulle coste amazzoniche. Parliamo di granelli di sabbia magari impercettibili ad occhio umano ma che una sonda, come quella del satellite CALIPSO, ha ben registrato dal 2007 al 2013 arrivando già ad una considerevole conquista: riuscire a stimare la mole di granelli che viene trasportata, 182 milioni di tonnellate. Perché è importante? Lo è per via delle ricadute, facilmente immaginabili, sull’ecosistema del polmone verde sud-americano. Lo è per valutare le condizioni ambientali della zona di partenza delle turbine desertiche, la fascia più a sud del Sahara, quindi. Lo è per stimare eventuali mutazioni irreversibili, che andrebbero ad aggiungersi alle molte altre nel nostro pianeta, in grado di condizionare l’avvenire di tutti. Qui però non si vuole spaventare, né avanzare proposte scientifiche. Ci accontentiamo, ancora una volta, di meravigliarci con le immagini di fenomeni spesso sconosciuti e proprio per questo anche affascinanti.

Smartweek

Smartweek è una testata digitale che nasce con l’obiettivo di raccontare tutto ciò che è legato al mondo della Finanza, dell’Economia, della Politica e dei Processi Innovativi su un piano nazionale e internazionale. Un posto dove imprenditori, startupper e manager possono trovare informazioni, consigli, risorse e intuizioni per gestire e far crescere le proprie idee e il proprio business.

Articoli Correlati