L’ingegneria è un ambito molto ampio. A livello universitario è un campo di studi che rientra tra le cosiddette lauree STEM, acronimo di Science, Technology, Engineering and Mathematics. In generale si tratta di un indirizzo scientifico grazie al quale è possibile specializzarsi in numerosi rami che, per l’appunto, tratteremo in questo approfondimento.
Quali vantaggi offre una laurea in ingegneria?
Studiare ingegneria significa progettare, sviluppare, studiare soluzioni e apprendere tutto ciò che configura l’organizzazione di infrastrutture, sistemi, costruzioni e persino business aziendali.
L’università, a tale proposito, permette agli studenti di specializzarsi in numerosi ambiti che fanno parte di questa grande disciplina, distinguendo i percorsi di studio attraverso indirizzi differenziati.
In particolare conosciamo lauree come ingegneria gestionale, ingegneria meccanica, ingegneria civile, ingegneria chimica e così via. Ognuna di queste specializzazioni prevede alcuni insegnamenti di base come fisica, chimica, analisi e progettazione, per poi differire in base alla specializzazione principale del corso di laurea.
Il laureato in ingegneria, a prescindere da ciò che deciderà di fare da grande, sarà in grado di padroneggiare processi produttivi, apparecchiature scientifiche, progettazioni, sviluppi di strutture e principi scientifici.
Ingegneria del “movimento”
In questo gruppo rientrano l’ingegneria aerospaziale, automobilistica e dei veicoli. Queste specializzazioni sono accomunate dalla progettazione e l’analisi di sistemi di movimento che spaziano dai veicoli spaziali a quelli circolanti su strada.
Ingegneria, salute e ambiente
In questo grande tronco di saperi, invece, collochiamo i rami dell’ingegneria che si occupano di biologica, biomedica, chimica, agricoltura e sostenibilità. Come suggeriscono i termini, le applicazioni dell’ingegneria, in questi frangenti, consentono di progettare soluzioni applicabili alla medicina e alla salute umana, oppure alla cura del suolo e allo sviluppo di nuovi macchinari, materiali o processi.
Ingegneria “versatile”
Qui ci riferiamo ai rami dell’ingegneria civile e gestionale, due grandi ambiti di studio che hanno in comune le materie scientifiche di base. Nell’ingegneria civile, infatti, si impara a progettare e a padroneggiare edilizia, materiali, strutture, architetture e così via. Nell’ingegneria gestionale, invece, è possibile apprendere nozioni di amministrazione e controllo per progettare soluzioni di miglioramento sia nell’ambito industriale e commerciale che dei servizi alla persona.
Ingegneria dell’energia
Esistono anche rami molto specifici come l’ingegneria nucleare e quella petrolifera che operano in ambiti energetici molto complessi. Nel gruppo rientrano anche l’ingegneria elettrica ed energetica che studiano tutto ciò che contribuisce a creare e spostare risorse energetiche di vario genere. Si tratta di un campo di studi che, in questi anni, è destinato a ricoprire un’importanza cruciale e che, quindi, evolverà in forme nuove di insegnamento orientato all’innovazione a favore dell’ambiente.
Logistica e produzione
Chi volesse approfondire la progettazione di logistica, equipaggiamento risorse, macchinari di produzione e attrezzature, invece, troverà nell’ingegneria industriale, manifatturiera e meccanica lo spazio ideale di studio e di approfondimento.
L’ingegneria complessa
Infine per chi è affascinato dalla combinazione di questi rami con finalità avanguardistiche e decisamente complesse ci sono da esplorare i saperi della meccatronica e quelli della nanoingegneria. La prima studia le combinazioni tra meccanica ed elettrica e trova impiego in campo robotico ed avionico mentre, la seconda, è l’applicazione dei principi dell’ingegneria su scala miniaturizzata.